Regionali, la tentazione di Meloni: forzare per il Veneto e proporre a Zaia al Governo, il Viminale

Le schermaglie del centrodestra E c'è già un'idea per mediare con l'area veneta della Lega e l’area veneta è la più esplicitamente distante dalla lega nazionale di Salvini

12.12. 2024 - 22:10 Sara Menafra, open.online lettura2’

Come anticipato dal presidente del Senato, La Russa, FdI è pronta al pressing per scegliere il candidato del centrodestra. E c'è già un'idea per mediare con l'area veneta della Lega

Le schermaglie del centrodestra da qualche giorno si sono spostate sulle Regionali, nella scorsa settimana si è parlato molto della Campania, Regione che la maggioranza di governo punta a strappare al centrosinistra, visto che Vincenzo De Luca non potrà ricandidarsi, sebbene abbia fatto approvare una legge regionale in tal senso. Ogni partito ha avanzato la sua candidatura, ma tra le righe tutti e tre fanno trapelare che l’accordo si potrebbe trovare sul civico di area Lega, il titolare del Viminale Matteo Piantedosi. Oggi è la volta del Veneto. A portare alla luce una discussione che già procede da tempo sotto traccia è stato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, svelando quello che negli off the record a destra si dice da mesi: il vero obiettivo di Fratelli d’Italia è indicare il candidato per la Regione Veneto, una delle più importanti in termini industriali e produttivi, e quella in cui la penetrazione del partito della premier Meloni si è fatta sentire con maggiore forza. La Russa è stato esplicito, «Stimo Zaia, ma è plausibile che il prossimo candidato sia di Fratelli d’Italia», ha detto senza girarci troppo attorno. Non sono arrivate grandi reazioni.

La volontà di Salvini

Matteo Salvini nei mesi scorsi aveva detto la Regione avrebbe dovuto rimanere alla Lega, anche se il candidato non sarà più Zaia, visto che difficilmente sarà approvata una legge sul terzo mandato. Sebbene la posizione ufficiale sia questa, è un fatto che l’area veneta è la più esplicitamente distante dalla lega nazionale di Salvini. Il governatore uscente non ha detto cosa intenda fare, ma non ha puntato i piedi né fatto sapere se si accontenterebbe di fare il candidato sindaco di Venezia (sebbene lui sia di Treviso). Perché? Una possibile spiegazione – dicono alcune fonti a Open – è che sarà la stessa premier Meloni a proporre al resto della coalizione di chiamare Luca Zaia al governo, sostituendo proprio la casella che lascerebbe libera Piantedosi. Per il vicepremier Salvini non sarebbe una situazione facile da gestire, ma è anche vero che il governatore del Veneto non si è mai schierato formalmente contro il segretario e sarebbe difficile osteggiarlo pubblicamente.

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