Parlamento Per i parlamentari ogni occasione è buona per una conferenza stampa

Dall’inizio della legislatura ne sono state fatte migliaia e sugli argomenti più diversi, talvolta bizzarri. E in passato non sono mancate le polemiche, Cane Mino..

17 ottobre 2024 di Federico Gonzato, pagellapolitica.it lettura 9’

Il cane Mino sollevato durante una conferenza stampa alla Camera – Fonte: Antonio Bravetti/Agenzia Dire

Il cane Mino sollevato durante una conferenza stampa alla Camera – Fonte: Antonio Bravetti/Agenzia Dire

«Alla fine qui vale il detto: una conferenza stampa non si nega a nessuno». Così, passeggiando tra i corridoi della Camera, un’ex deputata del Movimento 5 Stelle descrive un fenomeno particolare del Parlamento: le conferenze stampa organizzate da deputati e senatori. Attualmente l’ex parlamentare, che ha preferito rimanere anonima, lavora per una società di consulenza, ma nelle due legislature in cui è rimasta alla Camera di conferenze stampa ne ha viste tante, e di tutti i tipi. Conferenze stampa a cui partecipano anche gli animali: il 17 ottobre, per esempio, la deputata di Noi Moderati Martina Semenzato ne ha organizzata una per presentare il libro Mino cane fortunato (Rizzoli), con la presenza del cane Mino, appunto, e il suo proprietario, l’influencer Massimiliano Simari. L’obiettivo dell’incontro era sensibilizzare sul tema del rispetto per gli animali e a un certo punto dell’incontro Mino è stato sollevato sopra al tavolo dei relatori, suscitando i sorrisi di tutti i presenti.

Quella su Mino cane fortunato è solo una delle tante conferenze stampa curiose che si sono svolte in questa legislatura in Parlamento.

Tra le prerogative dei parlamentari c’è infatti quella di organizzare incontri con ospiti e giornalisti nelle sale di Palazzo Montecitorio e di Palazzo Madama, sedi rispettivamente della Camera e del Senato. Spesso la possibilità di organizzare conferenze stampa è usata dai parlamentari per presentare eventi e iniziative di carattere sociale e benefico, per discutere delle questioni salienti del momento, dall’economia ai dossier internazionali. In altre occasioni, invece, le conferenze stampa sono usate dai parlamentari in modo più curioso, promuovendo per esempio sagre di Paese, fiere o libri di astrologia. In passato deputati e senatori hanno ospitato anche esponenti contrari ai vaccini e all’aborto, suscitando discussioni sull’opportunità di organizzare iniziative simili.

Le regole e i numeri

Alla Camera le conferenze stampa si tengono in una saletta apposita, che si trova vicino all’ingresso laterale su via della Missione 4, a Roma. Questa sala può contenere all’incirca 40 persone e fonti parlamentari hanno confermato a Pagella Politica che per prenotarla i parlamentari devono seguire una procedura precisa. Il deputato si mette in contatto con l’Ufficio stampa della Camera attraverso il proprio gruppo parlamentare, facendo richiesta di avere a disposizione la sala. A quel punto è stabilito il giorno e l’ora della conferenza stampa, e il parlamentare consegna l’elenco di tutti gli ospiti della conferenza, comprese le persone tra il pubblico, e un elenco dei giornalisti e delle testate che parteciperanno. Il deputato può decidere se consentire la diretta streaming o meno sul sito della Camera. Dunque, non tutte le conferenze stampa che si tengono alla Camera sono per forza pubbliche. L’invito degli ospiti è a discrezione dei singoli deputati, che possono invitare chiunque alle conferenze (su questo aspetto, particolamente dibattuto, torneremo più avanti).

Le conferenze stampa a cui i deputati hanno consentito la diretta streaming sul sito della Camera sono conservate sul sito della webTv di Montecitorio, in cui è presente una voce specifica chiamata “conferenze stampa”. I video rimangono visibili per 15 giorni e dopo questo arco di tempo resta traccia solo dell’argomento della conferenza stampa del deputato che l’ha organizzata. Considerando le conferenze presenti nell’archivio della webTv della Camera, durante questa legislatura – ossia dal 13 ottobre 2022 a oggi – sono state fatte almeno 1.168 conferenze stampa a Montecitorio, in media una cinquantina al mese. Questo dato, lo ribadiamo, tiene conto solo delle conferenze stampa per cui è stata consentita la registrazione e la diretta streaming, e dunque il numero effettivo delle conferenze potrebbe essere maggiore.

Al Senato la procedura per l’organizzazione delle conferenze stampa da parte dei senatori è di fatto la stessa. In questo caso la sala delle conferenze stampa è la Sala Caduti di Nassiriya a Palazzo Madama, la cui capienza è simile a quella della sala conferenze della Camera. A differenza di Montecitorio, però, è più difficile monitorare il numero di conferenze stampa che sono state organizzate, dato che nell’archivio della webTv del Senato non esiste una voce specifica relativa a questo tipo di eventi. Se si cerca “conferenza stampa” nella webTv del Senato escono 48 risultati per questa legislatura, un numero nettamente inferiore a quello della Camera e poco indicativo. Anzi, secondo fonti interne di Pagella Politica, al Senato la richiesta di organizzare conferenze stampa da parte dei senatori è tanto elevata che spesso vengono aperte altre sale oltre alla Nassiriya, per soddisfare ogni esigenza.

Intenti nobili

I parlamentari usano le conferenze stampa in vario modo, spesso per presentare iniziative benefiche o questioni di carattere sociale a cui sono particolarmente legati.

Per esempio lo scorso 10 ottobre il deputato della Lega Erik Umberto Pretto ha organizzato una conferenza stampa per parlare del tema della disprassia, un disturbo che colpisce soprattutto i bambini e che consiste nella difficoltà a parlare, a formulare parole e frasi. Durante la conferenza stampa, a cui hanno partecipato anche rappresentanti dell’Associazione Italiana Disprassia dell’Età Evolutiva (AIDEE), il deputato della Lega ha spiegato (min. 23:20) di avere particolarmente a cuore la tematica perché diagnosticata a uno dei suoi figli. «Credo che queste situazioni di cui ci siamo a trovati a soffrire debbano essere una molla emotiva e istituzionale per contribuire a far conoscere questa tematica, che ho scoperto essere sconosciuta a tanti, e credo che dal punto di vista istituzionale ci debba essere il massimo supporto», ha detto Pretto. Il deputato leghista è anche firmatario di una proposta di legge per favorire la ricerca sulla disprassia insieme ad altri due suoi colleghi di partito. Alla Camera una proposta di legge per riconoscere la disprassia come disabilità è stata presentata anche da alcuni deputati del Partito Democratico. Entrambe le proposte non hanno ancora iniziato l’esame in commissione.

Più di recente, il 15 ottobre la deputata di Alleanza Verdi-Sinistra Francesca Ghirra ha tenuto una conferenza stampa per discutere le violenze all’interno del Centro di permanenza per il rimpatrio (CPR) di Macomer in provincia di Nuoro, dove da mesi associazioni umanitarie e gli stessi migranti trattenuti denunciano trattamenti inumani e soprusi. Lo stesso giorno la deputata del Partito Democratico Ilenia Malavasi ha tenuto una conferenza stampa per presentare la sua proposta di legge per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di cura e assistenza svolta dai caregiver, le persone che svolgono attività di assistenza a soggetti non autosufficienti, con problematiche dovute ad anzianità, disabilità o altre patologie.

Dalla fiera del tartufo a quella del peperoncino

In altri casi le conferenze stampa affrontano questioni più bizzarre, legate a interessi economici dei territori da cui provengono i parlamentari.

Per esempio il 1° ottobre il deputato marchigiano di Fratelli d’Italia Antonio Baldelli ha organizzato una conferenza stampa per presentare la ventisettesima edizione della Fiera del tartufo bianco pregiato di Pergola, un comune appenninico di circa 5 mila abitanti in provincia di Pesaro e Urbino. «Oltre che al ruolo di deputato, sono anche vicesindaco e assessore al Turismo di Pergola, per questo mi impegno sempre a dare una mano alle realtà e alle iniziative del mio comune, dando a disposizione una vetrina come quella della Camera dei deputati. In passato ho contribuito a promuovere per esempio anche il “Cammino dei cappuccini”, un itinerario di pellegrinaggio da Fossombrone ad Ascoli Piceno di circa 400 chilometri», ha raccontato Baldelli a Pagella Politica.

«Per i parlamentari le conferenze stampa sono un modo per accreditarsi di fronte a soggetti specifici, associazioni, realtà produttive e anche portatori di interessi», ha raccontato l’ex deputata del Movimento 5 Stelle. «Visti gli spazi limitati, le conferenze stampa qui in Parlamento non è che abbiano tutto questo ritorno dal punto di vista di pubblico e di immagine. Ma l’importante, soprattutto per gli ospiti, è di dire di poter essere stati dentro al famoso “Palazzo”, di aver messo piede in Parlamento». Alla conferenza stampa sulla fiera del tartufo hanno partecipato anche il sindaco di Pergola Diego Sabatucci, la dirigente al turismo della Regione Marche Paola Marchegiani, il capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Attività produttive Gianluca Caramanna e il presidente provinciale di Pesaro e Urbino del sindacato Agricoltori Italiani Cia Sabina Pesci.

Il 5 agosto una conferenza stampa simile è stata organizzata da un altro deputato di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini. L’incontro è servito per presentare la Fiera mondiale campionaria del peperoncino di Rieti, che si è tenuta dal 28 agosto al 1° settembre nella città laziale. Non è un caso che Trancassini abbia organizzato una conferenza stampa sul peperoncino di Rieti: il deputato di Fratelli d’Italia è infatti originario di Leonessa, un piccolo comune del rietino, di cui è stato sindaco per quasi 10 anni. Tra l’altro, Trancassini ha anche interessi nel mondo della ristorazione: lui e la sua famiglia sono titolari dello storico ristorante romano

In questa legislatura, con le conferenze stampa alcuni deputati hanno anche reso omaggio a celebrità dello sport e stelle del cinema italiano.

 

Il 18 settembre la deputata del Movimento 5 Stelle Daniela Torto ha presentato il Festival nazionale in ricordo di Gigi Riva, celebre calciatore e stella del Cagliari tra il 1963 e il 1977, morto a gennaio di quest’anno. Il festival in onore a Gigi Riva si è tenuto a Loreto Aprutino in provincia di Pescara il 20 e 21 settembre scorso. A marzo, il deputato ferrarese della Lega Davide Bergamini ha invece organizzato una conferenza stampa per presentare lo “SpencerHill festival”, ossia il raduno internazionale dei fan di Bud Spencer e Terence Hill, in programma a Ferrara dal 5 all’8 giugno 2025. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche le figlie di Bud Spencer, morto a giugno del 2016, il sindaco leghista di Ferrara Alan Fabbri e un sosia dello stesso Bud Spencer proveniente dalla Germania.

Sempre a marzo di quest’anno, il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera, ha organizzato una conferenza stampa per presentare il libro “E la luna rispose. Taccuino notturno di visioni fiabesche e intuizioni astrologiche”, un testo che ripercorre le storie di 15 personaggi celebri della storia, da Napoleone a Montesquieu, rilette sulla base delle congiunzioni astrali. Alla conferenza stampa, oltre a Mollicone, hanno partecipato gli autori del libro, Massimo Bomba e Antonella Sotira Frangipane. Tra le varie cose, Bomba è scrittore, stilista e pittore, e si autodefinisce «un eclettico demiurgo» e «tra i più noti conferenzieri della Capitale». Frangipane è avvocata e «studiosa di esegesi biblica ed esoterismo cristiano, docente di scrittura creativa».

Le polemiche

Come detto, in passato ha creato qualche problema la possibilità per deputati e senatori di selezionare liberamente gli ospiti e gli argomenti delle conferenze stampa ed eventi nelle sedi del Parlamento.

A settembre 2016, durante la diciassettisima legislatura, il Senato si era dissociato dall’iniziativa promossa dall’ex senatore del Movimento 5 Stelle Bartolomeo Pepe. All’epoca, Pepe aveva chiesto di utilizzare una sala convegni a Palazzo Capranica, una delle sedi del Senato, per proiettare il documentario no-vax Vaxxed: From Cover up to Catastrophe (in italiano “Vaxxed: Dall’insabbiamento alla catastrofe”) prodotto da Andrew Wakefield, ex medico ed attivista antivaccinista britannico, noto per le sue tesi prive di fondamento scientifico sui vaccini che causerebbero l’autismo. Le polemiche costrinsero Pepe a revocare la prenotazione della Sala. «Ogni giorno le sale messe a disposizione dal Senato ai gruppi parlamentari sono utilizzate per iniziative, conferenze stampa e incontri pubblici promossi dai gruppi stessi o da singoli senatori. Non è tra i miei poteri di presidente esercitare controlli preventivi su tali iniziative politiche, che avvengono sotto la esclusiva responsabilità di chi le organizza», aveva spiegato l’allora presidente del Senato Pietro Grasso.

Nella scorsa legislatura una polemica simile è nata a gennaio 2019, quando l’ex deputata veneta del Movimento 5 Stelle Sara Cunial, poi fondatrice del partito no-vax “Vita”, ha organizzato una conferenza stampa con l’associazione Corvelva, il Coordinamento regionale veneto per la libertà delle vaccinazioni. All’epoca il presidente della Camera Roberto Fico aveva chiesto più volte a Cunial di annullare la conferenza, ma ciò non è avvenuto. Come anticipato, così come al Senato, i vertici della Camera non hanno responsabilità sugli ospiti delle conferenze stampa invitati, che ricade interamente sui parlamentari.

Più di recente, a gennaio 2024 ha fatto discutere una conferenza stampa organizzata dal deputato della Lega Simone Billi. L’incontro in questione ha ospitato alcuni rappresentanti del Centro studi Machiavelli, un think tank conservatore con sede a Firenze, per presentare una loro pubblicazione contro il diritto all’aborto e l’eutanasia. In quella pubblicazione si legge, tra le altre cose, che «l’aborto non è mai giusto e non è un diritto, è una soluzione pratica che vuole essere sublimata a diritto inalienabile. Anche nei casi più tragici, nei dilemmi morali più strazianti, come quelli di stupro, non è mai giusto». La conferenza stampa ha generato le proteste dei partiti dell’opposizione, inducendo la stessa Lega a prendere le distanze dall’evento.

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