“GIORGIA MELONI? A ROMA DICONO: ‘DATTE ‘NA CARMATA’” – DAGO FA “PIAZZAPULITA” DEL CASO GIAMBRUNO:
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“BERLUSCONI AVEVA NEL CASSETTO LE PROVE DELLE MARACHELLE GIAMBRUNESCHE A OTTOBRE, QUANDO DISSE ‘IL SUO UOMO LAVORA A MEDIASET’.
27-10.2023 dagospia.com lettura2’
LEI RISPOSE: ‘NON SONO RICATTABILE’, E SI VEDE OGGI. LEI NON ERA RICATTABILE, MA È RICATTABILE LUI. CI SONO ALTRI VIDEO, SICURAMENTE. POI NESSUNO SI CHIEDE SE UN GIORNO PARLA GIAMBRUNO” – “LEI NON MEDIA: 'QUI COMANDO IO'. MA O SI DÀ UNA CALMATA, OPPURE, COME DICONO QUELLI CHE HANNO STUDIATO, È 'UNFIT', INADEGUATA AL POTERE…” -
DAGO A PIAZZAPULITA - O GIORGIA MELONI SI DA' UNA CALMATA OPPURE E' UNFIT
Estratto dell’intervista rilasciata da Roberto D’Agostino a Roberta Benvenuto per “Piazzapulita”
La versione secondo la quale i Berlusconi sapevano di questi fuorionda, ma non sapevano il contenuto e che Ricci ha fatto tutto in autonomia.
Ma stiamo scherzando? Berlusconi in quella famosa elezione di La Russa fu ripreso dalle telecamere con un bel foglietto scritto a caratteri cubitali in cui lui accusava la signora di tutto: “prepotente, arrogante, supponente, offensiva, con cui non si può andare d'accordo”. Lui esce da un faccia a faccia con lei: “Non c'è mai stata distanza con la signora Meloni, il suo uomo lavora a Mediaset”.
Un messaggio velenoso che nasce dal fatto che già all'epoca Berlusconi aveva nel cassetto le prove delle marachelle Boccaccesche di Giambruno e lei disse, Io non sono ricattabile e si vede oggi come non era ricattabile, ma è ricattabile lui. Ci sono altri video, sicuramente, che sono anche ancora più pesanti anche per lei. Poi nessuno si chiede che se un giorno Gianbruno parla: cosa potrà succedere perché non si può trattare come un cane bastonato...
Noi assistiamo a una crisi non di governo ma della maggioranza, cioè a una crisi politica. Questo rapporto con gli alleati si incancrenisce ogni giorno: il canone Rai da 90 finisce 70. E come vengono rimpiazzati i 400 milioni in meno? Allargando il tetto pubblicitario a scapito di chi? Di Mediaset. C’è il primo fuori onda. Poi in quelle 24 ore per far partire il secondo, succede di tutto, riunioni Letta Tajani per bloccare il secondo fuori onda. Piersilvio e Marina non ci stanno e lo fanno uscire.
Qual è la grande lezione che Giorgia Meloni deve ricavare da tutta questa storia?
Che il potere è come una patata. Sa delle radici lunghissime. Quelle radici, quei filamenti, sono quello che consolida il potere. Per mettere quei filamenti, Democrazia cristiana PCI ci hanno messo anni, anni e anni, infatti, anche se il Pd oggi perde, sotto ha il suo potere che resta, quando la patata, cioè il potere, non ha le radici, vedi Renzi, vedi Salvini, vedi Conte, basta un calcetto e quella buona mia.
Lei non media: “Qui comando io, andiamo avanti”. A Roma, dicono “Datte ‘na carmata”. O si dà una calmata, oppure come dicono altre persone che hanno studiato è unfit, è inadeguata al potere.