Lavoro, le Giornate della Partecipazione Cisl, per un nuovo modello di sviluppo
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Partecipazione dei lavoratori agli utili, il governo Meloni apre alla proposta della Cisl. Sbarra: “Sostegno importante”
Annarita Digiorgio — 9 Settembre 2023 riformista.it lettura3’
01-06-2023 Roma (Italia) Politica – CISL, raccolta delle firme per la proposta di legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese –
June 01, 2023 Rome (Italy) Politics – CISL, collection of signatures for the bill on worker participation in company management – In the photo: CISL secretary Luigi Sbarra
Per lo sbandierato referendum contro il jobs act, proposto dalla Cgil, cui subito ha dichiarato di aderire il segretario del Partito democratico Elly Schlein, i reduci della restaurazione dovrebbero raccogliere 500 mila firme entro il 30 settembre. Ad oggi non risultano banchetti attivi, nonostante l’estate militanti del Pd (arrivata a settembre). Quindi non potendo far firmare gli iscritti in contumacia, come fanno con le trattenute sindacali, se ne riparla nel 2025.
Invece chi sta effettivamente raccogliendo le firme per una mobilitazione straordinaria è la Cisl. Da settimane impegnata per le adesioni alla proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese. La raccolta proseguirà nei prossimi giorni con un percorso di assemblee nei luoghi di lavoro e di iniziative sui territori per indicare proposte e contenuti del progetto di legge. Il prossimo 13 e 14 ottobre avranno luogo in tutta Italia le “Giornate della Partecipazione”, in cui saranno organizzati spazi di dialogo e confronto nelle aziende e nelle principali piazze italiane.
“Vogliamo incontrare lavoratori, pensionati, studenti, famiglie, coinvolgere le persone dentro e fuori il perimetro della nostra Organizzazione, per trasmettere le ragioni di una ‘marcia della responsabilità’ che punta a sviluppare pratiche e cultura della partecipazione per aumentare salari e produttività, accrescere occupazione e qualità del lavoro, innovazione e sicurezza, competenze e resilienza del sistema produttivo”, ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.
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Un’opportunità non solo per emancipare e qualificare l’occupazione, ma anche per valorizzare relazioni industriali e contrattazione collettiva, esaltando il protagonismo della società organizzata e del mondo del lavoro nelle dinamiche di crescita e coesione, come previsto dalla Costituzione. Tale impostazione – secondo Sbarra – porta anche ad intensificare il pressing sul Governo rispetto ai tavoli di confronto aperti e sollecitare l’urgente avvio di un confronto tra Esecutivo e Parti Sociali sulla politica dei redditi per contrastare inflazione e carovita sostenendo salari, retribuzioni e pensioni.
Da settimane la Cisl chiede che il Governo convochi le parti sociali per discutere su politica dei redditi. “La vera emergenza oggi è contrastare l’inflazione ed il carovita: serve la proroga strutturale del taglio del cuneo fiscale, detassare a scaglioni le tredicesime, azzerare la tassazione sulle retribuzioni premiali, lavoro straordinario e con turni scomodi, allargare i fringe benefit alle persone senza carichi familiari, investire sulla sanità pubblica”.
Quanto all’occupazione secondo Sbarra l’Italia vive da decenni un’assurda contraddizione: “Da un lato milioni di giovani cosiddetti NEET che non studiano, non lavorano e non si formano. Dall’altro lato imprese che cercano disperatamente più di mezzo milione di posti di lavoro e competenze che non si trovano. C’è la necessità di imprimere un forte investimento sulla formazione, sulla riqualificazione, sulla crescita delle competenze e sull’apprendimento permanente. Questo significa assicurare alle persone il diritto soggettivo alla formazione continua nei luoghi di lavoro”. Per la Cisl serve investire sulle politiche attive che il paese ha rinunciato a fare ormai da anni: questo significa riqualificare i centri per l’impiego, collegarli alle agenzie per il lavoro, introdurre collegamenti con la formazione professionale accreditata e gli enti bilaterali e creare un rapporto forte e stretto tra scuola, università e imprese. “C’è poi un problema di povertà salariale, una bruciante condizione che noi dobbiamo affrontare e risolvere rinnovando i contratti, tagliando le tasse, imprimendo una forte accelerazione sull’azzeramento della tassazione sui contratti di secondo livello”. Appuntamento il 13 e 14 ottobre ai tavoli di confronto Cisl nelle aziende e nelle principali piazze italiane.
Annarita Digiorgio