Il premier accerchiato: persino i fedelissimi cominciano a sfilarsi
- Dettagli
- Categoria: Italia
L'ansia per la vittoria del No ora agita i dem Da Franceschini a Sala, ecco chi si smarca
Laura Cesaretti - Dom, 27/11/2016 - 08:24 Giornale
«Inizia la settimana che può cambiare il Paese», avverte Matteo Renzi. Meno sette giorni: domenica prossima la lunghissima campagna referendaria finirà, e si tireranno le somme.
E se con la vittoria del Sì le conseguenze sono chiare (il governo resta in sella, più saldo, e il sistema istituzionale viene riformato), su cosa accadrebbe in caso di vittoria del No l'incertezza è elevatissima, tanto da far già traballare i mercati e impennare lo spread. Nonché l'ansia di chi, su un fronte come sull'altro, segue da vicino la partita. Anche nel Pd e nello stesso governo, dove in molti si interrogano - come è umano - sul proprio futuro. E così si assiste a piccoli movimenti di riposizionamento, a segnali di fumo a futura memoria. Raccontano i retroscena di un Dario Franceschini, che in privati conversari definisce «irresponsabile» il premier per aver sempre ripetuto che, in caso di sconfitta, si dimetterà: «Io resto se posso continuare a cambiare l'Italia, ma se è per vivacchiare e galleggiare cambiando al massimo qualche sottosegretario, grazie: non fa per me», ha ribadito Renzi anche ieri, nell'affollatissima manifestazione alla Nuvola di Roma.
Franceschini mette agli atti la sua contrarietà: «È da irresponsabili chiamarsi fuori se vince il No», spiega ai suoi, raccontando le preoccupazioni di Mattarella. Certo, se Renzi restasse a Palazzo Chigi anche il ministro della Cultura resterebbe al suo posto, e questo ha indubbiamente il suo peso nel giudizio. Ma forse è anche un segnale inviato al Colle, dove si spera in una continuità di governo comunque, e all'opposizione interna ed esterna al Pd. La minoranza Pd, intanto, si agita molto per tentare di convincere un altro ministro, il Guardasigilli Andrea Orlando, a smarcarsi da Renzi per poi candidarsi con l'appoggio di Bersani e compagni, che non hanno uomini spendibili per la bisogna, alla segreteria del Pd contro il premier. Per ora senza successo, perché, come spiega un «franceschiniano» di rango, «finché qualcuno non dimostra di saper portare al Pd tanti voti quanti ne porta Renzi, preferiamo tutti tenerci Renzi». E quel qualcuno al momento non è alle viste.
I più maliziosi, nell'opposizione, intravedono uno smarcamento anche nelle parole del primo cittadino di Milano Beppe Sala, secondo il quale un sindaco non potrebbe dedicare al nuovo Senato «più di un giorno a settimana». Ma la lettura viene seccamente smentita dalle parti di Palazzo Marino: Sala è un convinto sostenitore del Sì alla riforma, e - a differenza di Virginia Raggi, che dice di non voler fare la senatrice - spiega: «Certo che parteciperei al nuovo Senato, sarebbe un modo importante per portare il contributo di Milano nella Camera delle autonomie, anche se ovviamente la mia priorità resta la città che governo». Quanto alla Raggi, Renzi ironizza: «Non vuol fare la senatrice? L'importante è che inizi prima o poi a fare il sindaco».
Categoria Italia
Commenti
Leonida55 Dom, 27/11/2016 - 08:38
E vedrai che coda di sfilacciamenti. I politici, di entrambe le parti, sono abili per smarcarsi e saltare sul carro dei vincitori. Ecco, questa è la gente che non vorrei mai vedere. Meglio perdere con onore, che essere salvati dai voltagabbana, perchè questi lo rifaranno anche con te. Inaffidabili, sono i più pericolosi.
g-perri Dom, 27/11/2016 - 08:48
A dire il vero Franceschini sta fiutando la possibilità di sostituire Renzi dopo la vittoria del NO. In tal caso la maggioranza di governo potrebbe essere allargata (leggere le dichiarazioni di Berlusconi) e Mattarella potrebbe ottenere (in primis) a garanzia che saranno immediatamente apportate le necessarie modifiche all'Italicum, ed eventualmente, se la maggioranza parlamentare fosse molto larga, tentare in poco tempo una nuova riforma costituzionale con i 2/3 dei parlamentari, senza necessità di ricorrere poi referendum conservativo. (Difficile ma possibile).
Pinosala Dom, 27/11/2016 - 09:44
Quando Sala dice «Certo che parteciperei al nuovo Senato ... anche se ovviamente la mia priorità resta la città che governo», non fa altro che confermare quello che dicono in molti: il nuovo Senato sarà soltanto un inutile dopolavoro per consiglieri regionali e sindaci. Ulteriore ragione per votare NO.
Anna 17 Dom, 27/11/2016 - 09:45
Ovvio che si smarcano i due di picche, i delinquenti pronti a tradire per una sedia. Di gentaglia simile ce né troppa ma sono stati votati su indicazione dei partiti quindi da un sistema arci marcio. Altro che cambiare la Costituzione, andrebbe rifatta per eliminare tutti questi incapaci, fancazzisti dalle mani lunghe.
Klotz1960 Dom, 27/11/2016 - 10:24
Franceschini e' sempre il primo a scappare , e' la sua specialita' . Ha fatto lo stesso con Letta e fa cosi' da sempre. Ma evidentemente in Italia questi comportanenti pagano.
Stenos Dom, 27/11/2016 - 10:58
Frrancamente non so se e' peggio il clown fiorentito o quella nullita' umana di franceschini. Una bella lotta.
Avallerosa Dom, 27/11/2016 - 11:04
Quando la poltrona comincia a scricchiolare tutti saltano sulla poltrona più vicina.Franceschini è il re di questi salti,c'è chi lavora per essere pagatoe chi cambia poltrona per non lavorare ma essereben pagato.Che grande dignità-
Cheyenne Dom, 27/11/2016 - 11:15
la raggi è una incompetente ma sala è un incompetente e ladrone. Poi franceschini ministro della cultura? ma vero dite? a me pare un asino che ora tira calci, terrorizzato dal perdere la poltrona.
uccellino44 Dom, 27/11/2016 - 11:24
Il nazista è talmente preoccupato di non poter attuare la dittatura in Italia che non si è neppure accorto che la Raggi è da un po' che ha iniziato a governare, democraticamente (forse è per questo che non si è accorto!) - Roma! Per fortuna la Consulta ha sventato il primo provvedimento attuativo del despota Renzi, bocciando perché anticostituzionale la riforma della pubblica amministrazione! Se avesse già vinto il SI quella riforma sbagliata sarebbe diventata legge costituzionale! Capito?!!! Forza NO!