Renato Brunetta liscia la schiena di Renzi

Frequenze Tv,Corruzione, Banche Popolari, Omissioni

Frequenze tv – La norma sulle frequenze televisive era stata annunciata e tenuta in ripostiglio dall'agosto scorso. L'aveva reclamata a gran voce De Benedetti. Costringerebbe Rai e Mediaset a pagare una cinquantina di milioni di euro. Sono aziende italiane. Renzi ha salvato dalle tasse Google, gigante mondiale, e pur di lanciare avvertimenti mostra i denti con aziende italiane, che fanno già fatica a reggere il mercato e a mantenere l'occupazione con il calo degli introiti pubblicitari. Che equanimità, che intelligenza da statista, non è vero?

Legge sulla corruzione – Basti dire che ha riscosso il plauso del sindacato dei magistrati. Magari ha limato un po' di ferie alle toghe, Renzi. Ma le premia con ben altra utilità: toglie qualsiasi limite di decenza al loro strapotere, offre la licenza non di combattere la corruzione (questo possono e devono farlo!), ma di procedere d'ufficio contro persone e aziende usando pretesti formali. Se avessimo un'altra magistratura e un'altra storia alle spalle non ci preoccuperemmo, ma questi vent'anni ci hanno insegnato molte cose

Banche Popolari – La vicenda del decreto-legge di riforma delle banche popolari rappresenta una delle pagine più oscure del governo Renzi. C’è il sospetto che mani forti avessero messo insieme grossi pacchetti di azioni con un anticipo quasi da ‘veggenti’. E ciò che si prefigura davanti ai nostri occhi e agli occhi dei cittadini, è l’immagine di un governo che si presta a varie ‘mani’: mani che prendono informazioni, mani che cambiano testi all’ultimo momento, mani ‘invisibili’, mani di fata. E affari d’oro per molti amici degli amici.

Renzi inquietante – Il sottosegretario Baretta oggi ci ha dato una notizia: in quel famoso venerdì 16 gennaio la prima informazione ufficiale in merito al provvedimento sulle Popolari è stata data dal Presidente del Consiglio al suo partito, alla direzione del suo partito. Che un Presidente del Consiglio su una materia tanto sensibile decida di anticipare i contenuti e l’uso del decreto legge, in una riunione di un club privato, una bocciofila come la legge considera i partiti o meglio le direzioni dei partiti, ci sembra assolutamente inquietante

Peccato di omissione – Renzi e Padoan non si costituiscono parte civile contro le agenzie di rating nel processo di Trani. Eppure hanno giurato sulla Costituzione che all'articolo 47 dichiara: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme”. Perché? Complicità? Bisogno di benevolenza da chi ha manipolato i mercati nel 2011, in combinazione con i golpisti del complotto? Noi insistiamo: Commissione d'inchiesta parlamentare

Da il Mattinale del 6.2.2015

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