Test climatici a Eglin per l’F-35 Lightning II
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Negli ultimi quattro mesi, l’F-35 Lightning II è stato sottoposto a una serie di test a temperature estreme per garantire la piena operatività della flotta in qualsiasi parte del mondo.
di Redazione Analisi Difesa 5.2.2015
Un F-35B proveniente dalla F-35 Integrated Test Force della Base Aerea di Patuxent River, Maryland, è stato sottoposto a una serie di rigorosi test climatici presso il McKinley Climatic Laboratory del 96° Test Wing della US Air Force, presso la Base Aerea di Eglin, Florida.
La struttura permette di verificare i sistemi d’arma in presenza di tutte le possibili condizioni atmosferiche al fine di assicurare la funzionalità del velivolo indipendentemente da fattori cimatici esterni.
Considerando i 13 paesi attualmente coinvolti nel programma, è necessario testare l’F-35 nelle diverse condizioni climatiche che caratterizzano le aree geografiche nelle quali verrà utilizzato, spaziando dal caldo dell’Outback australiano al freddo pungente del Circolo Polare Artico in Canada e Norvegia.
“Abbiamo progettato un ambiente in cui è possibile ricreare virtualmente qualsiasi condizione climatica – il tutto mentre i motori del velivolo sono alla massima potenza sia in modalità di volo convenzionale che in atterraggio verticale” ha affermato Dwayne Bell, responsabile tecnico al McKinley Climatic Laboratory.
L’F-35B Lightning II è stato trasferito presso la base di Eglin nel settembre 2014 per iniziare un percorso di test della durata prevista di sei mesi, con l’obiettivo di valutarne le performance in condizioni di vento, irraggiamento solare, nebbia, infiltrazioni di acqua piovana, pioggia ghiacciata, nuvole ghiacciate, formazione di cristalli sulla superficie, tempeste di ghiaccio e neve.
“Stiamo utilizzando la più grande camera per i test climatici esistente al mondo, per spingere l’F-35 al limite estremo – da +49 a -40 gradi Celsius e in tutte le possibili condizioni climatiche che stanno nel mezzo” ha aggiunto il test pilot F-35 Billie Flynn, che ha eseguito i test di freddo estremo.
“Fino a questo momento, le performance dell’aereo sono in linea con le previsioni”, ha affermato Flynn. “Si è dimostrato in grado di volare con temperature superiori ai 45 gradi e di molto inferiori allo zero. Negli ultimi giorni di test previsti, volerà attraverso la grandine e in presenza di altre condizioni estreme quali pioggia battente e venti di intensità pari a un uragano”.
Ogni giorno impariamo qualcosa di nuovo su questo velivolo” continua Flynn. “Negli anni a venire, le forze armate possono essere certe che l’F-35 potrà garantire la piena capacità operativa in qualsiasi condizione climatica si troveranno ad affrontare”.
L’F-35 Lightning II è un caccia multiruolo, a singolo pilota e singolo motore, che utilizza una tecnologia stealth di ultima generazione.
Il velivolo garantisce una capacità aerea di Quinta Generazione, fondamentale per la nostra sicurezza, e per questo rappresenta un’unica soluzione in grado di offrire capacità multi-livello cruciali per sconfiggere le minacce del 21° secolo e per permettere ai vari partner di coalizione di compiere operazioni congiunte all’interno di futuri scenari bellici.
Da dicembre 2006, l’F-35 Lightning II ha eseguito oltre 25.000 ore di volo combinato, di cui 16.200 totalizzate dagli F-35 appartenenti alle flotte militari e 8.950 incluse nel programma di test SDD (System Development and Demonstration (SDD). Ad oggi, 158 piloti F-35 e oltre 1.650 manutentori hanno conseguito l’abilitazione presso il training centre della Base Aerea di Eglin.
L’F-35 ha completato test ad armamento multiplo nonché test di durabilità first-life sia per l’F-35B che per l’F-35C. In più, la flotta ha portato avanti un programma di test in mare con un F-35B a bordo della USS Wasp (LHD 1), e lo scorso novembre anche l’F-35C ha completato con successo la prima prova in mare a bordo della USS Nimitz (CVN 68).