“L’Europa? Prima ci aiuti a respingere i clandestini”

Il nazionalista Kammenos: dobbiamo pattugliare i confini

REUTERS 28/01/2015 TONIA MASTROBUONI INVIATA AD ATENE La Stampa

In Europa è considerato «l’uomo nero» del nuovo governo greco, l’alleato che per le sue esternazioni ultranazionaliste, omofobe e anti-immigrati fa discutere la Grecia da anni. Inflessibile soprattutto nella richiesta di buttare fuori la troika dalla Grecia e mettere fine all’austerità, nel 2012 è uscito dal suo partito, «Nea Demokratia», per fondare gli «Indipendenti Greci». Panos Kammenos è stato protagonista, in questi anni, anche di discusse battaglie per dimostrare il coinvolgimento di alcuni esponenti del Pasok nel terrorismo anarchico, ma il suo curriculum non ha impressionato Alexis Tsipras, che ha deciso di vederlo lunedì mattina e accordarsi subito con il 49enne per un governo rosso-nero, se così si può dire. Intercettato all’ingresso del giuramento del nuovo governo - Kammenos sarà il nuovo ministro della Difesa - ha spiegato il suo pensiero sulle politiche per l’immigrazione e sul debito.

Ministro, quali saranno le politiche per l’immigrazione del nuovo governo? 

«Noi rispetteremo le politiche per l’immigrazione europee. Ma l’Europa deve aiutare la Grecia perché gli accordi bilaterali con la Turchia vengano rispettati».

Cosa vuol dire? 

«Vuol dire che sugli immigrati illegali deve valere il principio che vengano respinti. Se vanno rispettate le regole degli accordi di Dublino, in tutta l’Europa e dunque anche in Grecia deve valere il principio che gli immigrati illegali vengano respinti e tornino nei loro Paesi».

E Tsipras è d’accordo con questa posizione? 

«Il premier Tsipras conosce la mia posizione». 

Sì, ma è la posizione del nuovo governo greco? Syriza ha posizioni molto diverse rispetto alla sua, sull’immigrazione. 

«Concordiamo sul fatto che l’Europa ci debba aiutare, anche finanziariamente, a controllare meglio le frontiere, visto che siamo un Paese più esposto di altri».

 Cosa pensa del negoziato riservato sul debito pubblico? Si dice che potreste trovare un’intesa con l’Europa sull’allungamento delle scadenze e su un taglio dei tassi di interesse. 

«Non mi faccia dire nulla sul debito. Conoscete le nostre richieste. E il negoziato ufficiale deve ancora cominciare».

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