Assad a letto con i jihadisti di Hezbollah
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Il Partito di Allah prepara basi missilistiche contro Israele sul Golan
di Redazione | 20 Gennaio 2015 ore 06:18 Foglio
Domenica un elicottero israeliano ha sorvolato le alture del Golan e ha colpito circa dieci chilometri oltre il confine, in pieno territorio siriano. I razzi hanno ucciso cinque uomini di Hezbollah – “il Partito di Allah”, gruppo armato libanese alleato del governo di Damasco. Fra i cinque del Partito di Allah, è rimasto ucciso anche Jihad – “Guerra santa”, è il suo nome – Mughniyeh, figlio di un leggendario comandante del Partito di Allah che organizzava attentati contro gli ebrei nel mondo. Nell’attacco israeliano è stato ucciso anche Maometto Allahdadi, un generale appartenente ai Guardiani della Rivoluzione islamica. Secondo alcune fonti di sicurezza, stavano ispezionando un sito vicino al confine per lanciare attacchi missilistici contro Israele. Ricapitoliamo: Jihad e altri combattenti del Partito di Allah stavano preparando attacchi missilistici assieme a un generale della teocrazia sciita iraniana e a giudicare dalla zona non erano diretti contro Aleppo e contro i ribelli, ma contro Tel Aviv.
Ora, si sa che il presidente siriano Bashar el Assad si sta facendo passare con successo per difensore della laicità contro gli estremisti jihadisti, e come naturale alleato dell’occidente contro l’avanzare dell’islam. Ma queste basi missilistiche contro Israele fanno parte della sua alleanza antiterrorismo con l’occidente? E di che natura sono questi rapporti laicissimi con il Partito di Allah e con i pasdaran iraniani? E sono rapporti consenzienti?