Gas, Putin: la Russia rinuncierà a South Stream

«Costretti a ritirarci perché la Ue non sostiene il progetto», almeno per il momento. Con conseguenze anche per l’Italia, visto che i maxi tubi sarebbero arrivati dalla Russia anche nel nostro Paese.

La posizione dell’Unione europea sul gasdotto South Stream «non è costruttiva» e la Russia potrebbe decidere di «riorientare le forniture di gas»: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in Turchia nel corso di una conferenza stampa con Recep Tayyp Erdogan. Mosca ha intanto già offerto uno sconto del 6% sulle forniture ad Ankara a partire dal 2015.

La Russia per il momento «è costretta a ritirarsi dal progetto South Stream a causa della mancanza di volontà dell’Ue di sostenere il gasdotto e il gas verrà riorientato verso altri consumatori», ha detto Putin, citato da Russia Today ad Ankara. Il presidente russo ha precisato che Mosca «a tutt’oggi non ha ancora ricevuto il permesso della Bulgaria» a far passare il gasdotto sul proprio territorio. South Stream è un progetto da 16 miliardi di euro che vede l’Italia in prima fila, con Eni primo partner di Gazprom, accanto ai francesi di Edf e ai tedeschi di Wintershall. Putin, quasi a dimostrare la volontà di rafforzare mercati alternativi all’Europa, ha quindi annunciato d’intesa con Erdogan un aumento delle forniture alla Turchia pari a 3 miliardi di metri cubici, attraverso il gasdotto Blue Stream. Ha inoltre delineato l’intenzione di sviluppare un nuovo gasdotto lungo il confine greco-turco destinato ai soli «consumatori del sud Europa».

1 dicembre 2014 | 19:37

© RIPRODUZIONE RISERVATA Il Corrire della Sera

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