"Cedere sovranità all'Europa per uscire dalla crisi",
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la ricetta di Padoan Il ministro dell'Economia chiede di realizzare una maggiore "unione del mercato dei capitali e forme concrete e realizzabili di unione fiscale"
di Redazione | 01 Dicembre 2014 ore 16:28 Foglio
L'Europa deve realizzare una maggiore "unione del mercato dei capitali e forme concrete e realizzabili di unione fiscale, che implicano cessioni importanti di sovranità: questi sono temi che possono dare una prospettiva credibile all'Europa". Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, intervenendo in Senato in occasione della 52esima riunione plenaria della Cosac, ha fatto il punto sulla situazione economica del paese e dell'Eurozona sottolineando la necessità di riforme radicali per ovviare alla crisi e "all'andamento molto preoccupante della dinamica dei prezzi ci fa ballare pericolosamente sull'orlo della deflazione". Per questo motivo il ministro ha evidenziato come l'Europa "si trova di fronte a un bivio: continuare a strisciare o prende decisioni importanti per imboccare un sentiero di crescita più sostenuto".
Pur ammettendo "essendoci deboli segnali di ripresa" Padoan ha dichiarato che a causa della "situazione grave e seria in cui si trova la governance dell'economia europea sono necessarie maggiori forme di integrazione: nell'unione di mercati di capitali e più in là in forme concrete di unione fiscale, che implicano cessioni importanti di sovranità. Questi temi - ha aggiunto - sono indispensabili per dare una prospettiva credibile del benessere e dell'occupazione in Europa".
Padoan chiede all'Europa, prima di intraprendere una politica unitaria, di rendere disponibili agli stati membri uno sforzo economico per favorire la ripresa e far crescere "gli investimenti" che al momento "sono calati ovunque": "Riprendere gli investimenti coglierebbe più di un obiettivo: innanzitutto darebbe stimolo alla domanda; darebbe uno stimolo all'offerta; e permetterebbe di sfruttare le opportunità offerte da una politica di riforme strutturali diffuse".