Agnelli pasquali e ricorrenze islamiche
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Ieri ho cucinato un pezzo di agnello rimasto
in frigo da Pasqua. Dicono che lo sappia fare bene questo arrosto al forno.
Mi è venuto in mente la polemica degli animalisti sollevata allora contro l’uccisione annuale di massa di quei animali. Furiosa nel colpevolizzare i consumatori. Non nascondo che anche io mi sono per un momento interrogato e se c’era differenza fra gli agnelli e le galline per esempio, le mucche e i pesci animali che non attraggono l’attenzione degli “animalisti” e non scontano campagne aggressive.
Ma mi è anche venuto in mente di aver letto su un giornale locale che anche gli islamisti hanno una festa annuale , “una delle ricorrenze più importanti del calendario islamico si chiama Eid el-Adha, la festa del sacrificio. Milioni di agnelli e montoni vengono sgozzati e dissanguati, secondo un rituale che vuole simboleggiare la devozione di Abramo, pronto a sacrificare il figlio a Diola” e che la stavano organizzando nel trevigiano.
Non so se è stata fatta e dove ma certamente non ho visto “gli animalisti” agitarsi in alcun modo per questa ricorrenza sacrificale che naturalmente non è stata fatta solo nel trevigiano. Forse non si sono accorti, forse anche gli agnelli non sono tutti uguali come non sono uguali chi li mangia. Perchè?
G.E. Vanacore