Lo strano club delle amanti dei preti. Come hanno
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fatto a conoscersi e scrivere tutte insieme al Papa?
E’ vero, siamo sempre più abituati alla realtà che supera la fantasia. Ma c’è qualcosa che non quadra, nella storia delle ventisei donne “coinvolte sentimentalmente con un sacerdote o un religioso” che scrivono a Papa Francesco perché abolisca l’obbligo del celibato, lanciata dal sito Vatican Insider e all’origine di una rigogliosa fioritura di racconti e interventi, manco fossimo tutti piombati in un gigantesco sequel di “Uccelli di rovo” (romanzo e serie tv anni Ottanta sull’amore impossibile tra il fascinoso padre Ralph e la bella Meggie). La domanda, quella che tutti dovremmo farci, se la fa sul sul blog, stranocristiano.it, Assuntina Morresi: “Di grazia, come hanno fatto a conoscersi fra loro ventisei amanti di preti? Dove si sono incontrate? Come le hanno raccolte le firme su quella lettera? Se si tratta di donne che hanno vissuto o stanno vivendo una relazione con un prete, questa è stata o è ancora clandestina… e come hanno fatto a incontrarsi in ventisei – diconsi ventisei – amanti clandestine di preti, da tutta Italia, e addirittura dire che sono un ‘piccolo campione’? Hanno fatto un club? Un sindacato? Un’associazione, una onlus, una cooperativa, una società di mutuo soccorso, una pagina facebook? Qualcuno mi spieghi come hanno fatto decine di amanti clandestine di preti a incontrarsi, e conoscersi tanto da scrivere insieme una lettera al Papa. Fanno gite sociali il fine settimana? Passano insieme le vacanze? E il ‘piccolo campione’ delle ventisei, come lo hanno scelto: hanno fatto le elezioni?”. Ironie a parte, rimane la sensazione di qualcosa – anzi, molto – che non quadra, nel sequel di “Uccelli di rovo” servito senza farsi troppe domande.
© - FOGLIO QUOTIDIANO, 21 maggio 2014 - ore 06:59