Legge di stabilità, pensioni: rivalutazione fino
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a 2 mila euro. Prelievo di solidarietà dalle pensioni d'oro
La legge di stabilità ribalta la previdenza: tassa sugli assegni sopra 90 mila euro, novità per quelli fino a 2.000 euro
25/11/2013, Libero
Rivalutazioni sì, prelievi di solidarietà no Ecco come cambiano le vostre pensioni
Marcia indietro in commissione bilancio del Senato sull'emendamento dei relatori al ddl stabilità sul contributo di solidarietà sulle pensioni d'oro. Lo ha annunciato il presidente della commissione Bilancio del Senato, Antonio Azzollini (Ncd). L'emendamento prevedeva, tra l'altro, la rivalutazione fino a 4 volte il trattamento minimo inps, e il prelievo di solidarietà del 5% sugli assegni d'oro oltre i 90mila euro annui a salire.
Rivalutazione fino a 2000 euro - La bozza della legge di stabilità prevedeva che le pensioni interessate dalla misura dovevano essere poco più di 3mila. Invece se fosse passato l'emendamento sarebbero aumentate a 37 mila. Di fatto, il prelievo minimo (del 5%) avrebbe riguardato anche le pensioni che oltrepassano i 90mila euro annui lordi, superiori quindi a 14 volte il minimo Inps. Mentre l'asticella inizialmente era stata posizionata a quota 150mila euro. Le nuove misure sulle pensioni avrebbero permesso la rivalutazione piena per chi percepisce un assegno previdenziale pari a quattro volte il minimo Inps, ovvero 1924 euro lordi mensili.
Ecco chi paga - La rivalutazione piena di questi trattamenti pensionistici poteva salire di livello nel 2014. Il disegno di legge precedente infatti prevedeva la rivalutazione unicamente per gli assegni pari a tre volte il minimo (1443 euro mensili), la modifica avanzata dai due relatori avrebbe permesso di applicarla anche a quelli il cui importo arriva a sfiorare i 2mila euro al mese. Circa 20 milioni, su un totale di 23,4 milioni, i pensionati che beneficeranno della rivalutazione al 100%. I 37mila pensionati toccati dal provvedimento avrebbero subito un prelievo del 5% per i trattamenti compresi tra i 90mila e i 115mila euro lordi l'anno. Per gli assegni superiori a venti volte il minimo Inps e inferiori a 167mila euro il contributo sarebbe stato del 10%. E avrebbe toccato il 15% per le pensioni sopra i 14.430 euro lordi al mese