Ritirate le deleghe alla Biancofiore.
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Mezzo Pdl esulta, si levano orgasmi-ni di gioia tra le amazzoni .
In Italia puoi sfidare tutti, ma non la comunità gay. Il partito bipartisan degli omosessuali, poi, se fai un governo con la sinistra, diventa maggioranza assoluta ed è in grado di far fuori sottosegretari, ministri e perfino premier. Per questo Enrico Letta, stamattina, dopo aver letto i giornali di sinistra che facevano a pezzi la pupilla di Berlusconi, ha capito che aria tirava e ha ritirato le deleghe a Michela Biancofiore, che passa dalle pari opportunità alla funzione pubblica, colpevole di aver detto che "i gay si ghettizzano da soli" e di aver dichiarato di non comprendere "chi va con i trans". Che scandalo, eh. Palazzo Chigi, in realtà, parla di “ultima chance”, perché la biondastra è venuta meno alle “regole di ingaggio” fissate da Letta sulla sobrietà, dopo l'intervista della Biancofiore a “Repubblica” di stamattina. E il Pdl? Non l'ha presa bene. Ma benissimo. Mezzo partito odia Michela, l'altra metà la invidia. Non a caso da via dell'Umiltà si sono immediatamente levati cori di orgasmini della berlusconiane fatte fuori dal governo, dalla Ravetto alla Carfagna, dalla Brambilla. E il partito ha fatto subito sapere che nessuna conseguenza ci sarà sul governo...
IlPortaborse, 04 maggio 2013, 13:24,