Festival San Remo politico. Schifo!!!
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PER TRANQUILLIZZARLO E SPINGERLO A DIMENTICARE LO SHERPA MONTI,
SENTIAMO IL DOVERE CIVICO DI AVVISARE BERSANI CHE IL SISMOGRAFO POLITICO ITALIANO PIÙ IMPORTANTE, QUELLO CONNATURATO DALLA NOTTE DEI TEMPI ALLA RAI, OSCILLA VERSO IL PD: SANREMO ASSOMIGLIA DAVVERO A UN ‘’SOTTOPRODOTTO DEL PRIMO MAGGIO’’ (ANNA OXA) - 2. A PARTIRE DA FABIO-LUCIANINA ALLA CARRETTATA DI OSPITI POLITICAMENTE CORRETTISSIMI DELL’ARISTON (DANDINI, BISIO, MARCORÈ, PIOVANI, ETC.), PASSANDO PER BENIGNI - 3. E VIA SANREMO-BERSANI STA MUOVENDO VERSO LA DIREZIONE GENERALE DI GUBITOSI, IL DIRETTORE DI RAIUNO, L’EX UDC GIANCARLO LEONE. CHE HA UN PROBLEMA: L’OSTILITÀ CHE BERLUSCONI HA SEMPRE NUTRITO NEI SUOI CONFRONTI (CORRE VOCE CHE LEONE SIA AIUTATO NELL'ULTIMO MIGLIO DA COMANDUCCI, CHE GUBITOSI VUOLE PENSIONARE - 4. È DA PAESE NORMALE CHE SANTORO, FLORIS, CROZZA, BIGNARDI, PASSINO LA MANO? –
Altro che RAI Indipendente ! Sono tutti schierati ma va bene così. L’importante, per loro, è che non siano schierati dall’altra parte !!! Schifo. E noi paghiamo il canone !!!!! Opact
1. DAGOREPORT, 7,2
Per tranquillizzarlo e spingerlo a dimenticare lo Sherpa Monti, sentiamo il dovere civico di avvisare Bersani Pierluigi che il sismografo politico italiano più importante, quello connaturato dalla notte dei tempi alla Rai, oscilla verso il Pd: Sanremo, il grande spettacolo nazionale e popolare, assomiglia davvero a un ‘'sottoprodotto del Primo Maggio'' come dice Anna Oxa (non le dite poi che la top model Bianca Balti ha avuto trascorsi giovanili di contiguità ai centri sociali).
Essì, una "vetrina" nelle more della campagna elettorali per l'acciaccatissimo Pd bersaniano confezionata con straordinaria abilità dal direttore di Raiuno Giancarlo Leone, a partire dal duplex dei presentatori Fabio Strazio-Lucianina Littizzetto alla carrettata di ospiti politicamente corretti sul palco dell'Ariston (Dandini, Bisio, Marcorè, Piovani, etc.), passando per il probabilissimo intervento dantesco di Benigni.
E non basteranno i pre-pensionamenti a salvare Gubitosi, il dg indicato da Letta Gianni a Sherpa Monti (che di suo scelse Tarantola Anna Maria), a preservare la poltrona di direttore generale dalle manine di Leone.
Via Sanremo-Primo Maggio, sta muovendo infatti l'uomo Rai più coerente con la sintesi di professionalita' post democristiana e di saldi legami a sinistra che oggi ci vogliono alla direzione generale di Viale Mazzini. Ma l'ex casiniano Giancarlo Leone ha un problema: l'ostilità che Berlusconi ha sempre nutrito nei confronti del figlio dell'ex presidente della Repubblica, carissimo a Gianni Letta, Montezemolo e Malagò.
E su e giù per i sette piani di Viale Mazzini corre voce che Leone sia aiutato nell'ultimo miglio da Gianfranco Comanducci, il dirigente che Gubitosi vuole pensionare.
2. SANREMO "MONOPOLIZZA" I PALINSESTI: SALTANO PURE SANTORO E PORTA A PORTA
Marco Molendini per il Messaggero
Ammettiamolo, non è da paese normale. Che Santoro passi la mano o che Ballarò venga anticipato alla domenica, ad appena una settimana dal voto per dare strada a un festival di canzoni, è cosa tutta italiana. Il vizio di chiudere la tv e tornare ai tempi del monopolio non è nuovo, ma stavolta ha come risultato eclatante una semisterilizzazione della sbornia preelettorale con il solo pericolo (per la verità ampiamente tenuto a bada) che poi una minima battuta all'Ariston possa far divampare il polverone della polemica (Fazio ha confessato di aver addirittura pensato di poter intervistare a turno i leader: e alla Rai gli hanno del matto, ovviamente).
La prossima settimana non ci sarà nemmeno Porta a porta (in questo caso per mancanza di posto, visto che Raiuno sarà occupata da Fazio e soci canterini). A dare accoglienza al dibattito politico resteranno uno speciale di Enrico Mentana su La7 (al posto di Servizio pubblico) e Gad Lerner tornerà una tantum in prime time su La7, con il suo Zeta.
Ma vogliamo scommettere che i big dei partiti si terranno lontani da quei salotti di riserva e da imbarazzanti confronti in share con il Festivalone sanremese? Più o meno come faranno le star della tv di ogni giorno. A casa resta Maria De Filippi, pur con il suo trionfante Italia's got talent (32 per cento, 8 milioni di spettatori),a casa Maurizio Crozza e il suo Paese delle meraviglie, perfino Daria Bignardi con Le invasioni barbariche, che non fa necessariamente politica (ma ieri c'era Monti), ha preferito saltare il turno del mercoledì su La7.
In cambio, per chi non ne vorrà sapere di seguire la gara dell'Ariston, ci sarà un diluvio di film e filmazzi recuperati dalle cantine, tappabuchi fatti apposta per lasciar scorrere placidamente il rituale festivaliero, roba come Operazione valchiria (Raitre per Ballarò), In questo mondo di ladri su Canale 5 e L'avvocato del diavolo su Rete4 martedì. Molto rumore per nulla, mercoledì su La7 al posto della Bignardi. Colazione da Tiffany e Ufficiale gentiluomo su Canale 5 giovedì e Il principe e il pirata e una serata Pieraccioni sabato su La 7. Ma il campionario, (anche Il clan dei camorristi su Canale 5 viene sospeso) ha anche un bel corredo di documentari e telefilm.
Insomma per Fazio l'unica insidia, arriverà dal calcio, nel senso che complici partite a livello europeo ci saranno match sia il martedì (Celtic-Juventus), che il mercoledì (Real Madrid-Manchester United), che il giovedì con l'Europa league. Quanto ai programmi, Raitre ha lasciato Chi l'ha visto il mercoledì, Sky Uno ha Masterchef il giovedì, Rete4 Quarto grado il venerdì.
Per il resto largo al factotum dell'Ariston, che può già, facendo i debiti scongiuri, pensare al pallottoliere degli ascolti. Tanto più che la politica in questo caso gli verrà incontro, visto che Raidue sarà condannata a trasmettere in prima serata le conferenze dei rappresentanti di lista nei prime time di tutta la settimana. I big invece scenderanno in campo alla vigilia del voto.