BCE, incertezza politica e fuga di capitali

Bce: “ L’incertezza politica italiana causa fughe di capitali su altri Paesi”

“Forte calo dei rendimenti dei titoli di Stato. Nei paesi dell’Eurozona servono ulteriori passi avanti nel risanamento delle finanze pubbliche in linea con gli impegni assunti “

In Italia e Spagna giù la fiducia dei consumatori. Crescita eurozona debole”

«L’accresciuta incertezza politica in Italia» è stata «all’origine di alcuni flussi di capitali, con l’obiettivo di ricercare investimenti più sicuri, verso i titoli emessi dai paesi con rating AAA». Lo scrive la Bce nel bollettino di gennaio.  Tra la fine di novembre del 2012 e il 9 gennaio del 2013 i rendimenti dei titoli di Stato a lungo termine con rating AAA dell’area dell’euro, rileva la Bce, «sono rimasti su livelli prossimi ai minimi storici, sebbene verso la fine del periodo siano cresciuti di circa 10 punti base, portandosi all’1,8% circa. I rendimenti dei corrispondenti titoli statunitensi sono aumentati di circa 25 punti base, collocandosi intorno all’1,9% il 9 gennaio. Nell’area dell’euro il clima del mercato obbligazionario ha risentito dell’influsso negativo esercitato dalle revisioni al ribasso delle previsioni di crescita. L’accresciuta incertezza politica in Italia, inoltre -sottolinea l’Istituto di Francoforte-, è stata all’origine di alcuni flussi di capitali, con l’obiettivo di ricercare investimenti più sicuri (flight-to- safety), verso i titoli emessi dai paesi con rating AAA». 

 Nei paesi dell’Eurozona servono «ulteriori passi avanti nel risanamento delle finanze pubbliche in linea con gli impegni assunti nel quadro del Patto di Stabilità e Crescita». I nuovi sforzi sosterrebbero «il forte calo dei rendimenti sui titoli di Stato evidenziato di recente». Servono con «rapidità» riforme strutturali aggiuntive per rendere l’economia dell’Eurozona «più flessibile, dinamica e competitiva». Essenziali «riforme nei mercati dei beni e servizi» per «la concorrenza e la competitività» e «provvedimenti che migliorino il funzionamento dei mercati del lavoro».

 Secondo la Bce in Italia e in Spagna durante la crisi il clima di fiducia dei consumatori ha segnato cali più marcati rispetto alla media dell’area euro, soprattutto a partire dalla metà del 2011 (quando i due paesi hanno iniziato a subire con più pesantezza il contagio della crisi sui debiti). In generale, il clima di fiducia nella media dell’area euro è migliorato rispetto ai minimi toccati durante lo scorso anno, ma “l’attuale livello si colloca ben al di sotto della media storica”. 

 La crescita dell’eurozona «continua ad essere debole». Sull’ economica «continuano a pesare le persistenti incertezze e gli aggiustamenti di bilancio in atto nei settori finanziari e non finanziari. Ma nella seconda parte del 2013 è attesa una graduale ripresa».  17/1

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