In Europa ognuno pensa soltanto ai propri affari
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L'emergenza migranti di questa estate è stata un'altra occasione per dimostrare che non esiste nessun sentire comune.
di Marino Longoni Italia Oggi 9.12.2015
Non passa settimana che la costruzione dell'Unione europea riveli tutta la sua precarietà, la sua inadeguatezza, la sua mancanza di radici. Ogni emergenza, ogni consultazione politica si trasformano in una frustata a un organismo ormai immobilizzato dalle sue stesse contraddizioni e incapace di reagire. Il voto francese di domenica scorsa dice chiaramente che a Parigi dell'Europa non sanno più che farsene. Ed è solo una conferma, perché furono proprio i francesi, nel 2005, a buttare nel cestino della storia il progetto di Costituzione europea.
L'emergenza migranti di questa estate è stata un'altra occasione per dimostrare che non esiste nessun sentire comune. Ognuno pensa ai fatti suoi: chi costruisce muri, chi accoglie i migranti e poi fa in modo che se ne vadano il prima possibile, chi chiude le frontiere, chi promette di accogliere i meno disperati ma poi ci ripensa. Un'accozzaglia di egoismi e di cinismo. In politica estera è ancora peggio: se la Francia vuole dare una risposta agli attentati del 13 novembre deve dimenticare di far parte di un'Unione e muoversi per suo conto, altrimenti è condannata all'inazione.
L'Unione europea avrebbe dovuto assicurare benessere collettivo e crescita economica, garantire uno spazio di libera circolazione delle merci, delle persone e delle idee. Invece le frontiere si stanno chiudendo ogni giorno di più e al posto della crescita economica abbiamo una recessione che sembra non avere fine. Di fatto i paesi che non aderiscono alla moneta comune, come gli Usa o la Gran Bretagna, sono riusciti a superare i rigori della crisi molto meglio dei paesi che vi aderiscono.
L'intera Eurozona paga l'ossessione tedesca per la sovranità monetaria e rischia di trasformarsi in un lager dove Berlino è l'unico in grado di dettare legge. Era questo che sognavano i padri costituenti? O la maggior parte degli europei che all'inizio di questo millennio hanno aderito con entusiasmo all'euro?
Non c'è dubbio che se si potesse riscrivere la storia nessun paese aderirebbe a questa stramba Unione senz'anima, che non ha fatto altro che acuire gli egoismi nazionali, invece di stemperarli. Ma ormai è difficile anche tornare
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