Navi da guerra nelle acque Usa, minaccia della Cina: invade i mari
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Dal Giappone alle Filippine, fino agli Stati Uniti, la Cina sta invadendo i mari. E' arrivata fino all'Alaska, nel mare di Bering, con cinque navi.
Libero, 8.9.2015
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Riporta il Corriere della Sera che la missione della squadra navale cinese (che non può non essere stata approvata dal capo dello Stato Xi Jinping) non è casuale: in quel momento infatti era in visita in Alaska il presidente Barack Obama.
Insomma, una palese esibizione di forza, a due settimane dalla visita di Xi alla Casa Bianca. Le navi cinesi hanno varcato il limite delle 12 miglia nautiche dall'Alaska, le acque territoriali americane, ma si sono limitate a sfilare via nel cosiddetto "passaggio innocente". Pechino ha poi confermato che la sua flotta era reduce da grandi manovre congiunte con la Russia al largo di Vladivostok e nel Mar del Giappone. Già. Perché la Cina sta lavorando da anni alla costituzione di una flotta d'alto mare. Grazie alla Russia in primavera ha portato tre navi nel Mediterraneo, nel 2012 ha fatto entrare in servizio la sua prima portaerei e nel 2013 un suo sottomarino nucleare è stato intercettato nello Stretto di Malacca. Inoltre ha costruito isole artificiali nel Mar cinese meridionale da utilizzare come basi.
Sicuramente alla Cina serve ancora tempo, mezzi (e addestramento) per sfidare davvero gli Stati Uniti, ma il Pentagono deve stare attento: i cinesi infatti hanno sviluppato un missile anti-nave, il Dong Feng 21D, con quasi 2.000 km di portata, che ha la capacità di paralizzare una portaerei con un solo tiro.
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Tito. Ecco gli effetti boomerang della politica anti Putin di Obama. Altro che promuovere il clima e l’ambiente!