PARADOSSI Il leader di Hamas e la sua famiglia si fanno curare in Israele. Lo strano “genocidio”

Dai capi dell'organizzazione islamista all’Autorità nazionale palestinese, tutti contro lo stato ebraico. Ma non quando i medici israeliani li salvano. Il caso di Ismail Haniyeh

GIULIO MEOTTI 07 FEB 2024 foglio,it lettura1’

Dai capi dell'organizzazione islamista all’Autorità nazionale palestinese, tutti contro lo stato ebraico. Ma non quando i medici israeliani li salvano. Il caso di Ismail Haniyeh

Ma la pace è una strada obbligata pure per il dio degli eserciti. Israele punta a Rafah e l'Egitto scalpita per concludere l'accordo

Il Soroka Medical Center si trova a 25 chilometri da Gaza. E’ l’ospedale israeliano che il 7 ottobre ha curato 680 pazienti rimasti feriti nel pogrom di Hamas, fra cui una donna incinta. Le avevano sparato più volte all’addome. Due giorni fa al Soroka è arrivata a partorire la sorella di Ismail Haniyeh, leader politico di Hamas. Ha dato alla luce un bambino prematuro, ricevendo cure salvavita dall’équipe medica israeliana. A dare la notizia, il giornalista Almog Boker: “Una vicenda che riassume tutta la differenza tra l’umanità israeliana e la crudeltà di Hamas”. Anche la figlia tredicenne, la moglie e la nipotina di un anno (Amal Haniyeh) del leader di Hamas sono state ricoverate in ospedali israeliani.

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