-LO STRIKE America e Inghilterra colpiscono gli houti in Yemen

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12.1.2024 Redazione, MR. Mancuso. Ilfoglio.it lettura3’

LO STRIKE America e Inghilterra colpiscono gli houti in Yemen

Colpite le difese aeree, i depositi di munizioni, i siti di lancio dei missili e i radar del gruppo yemenita che fa capo all'Iran.

12 GEN 2024 ILFOGLIO.IT LETTURA2’

La coalzione a guida americana e britannica ha avuto il sostegno di Australia, Bahrein, Canada e Paesi bassi

    

Una coalizione militare guidata dagli Stati Uniti ha colpito in Yemen i miliziani houthi legati all'Iran dopo che il gruppo ha ignorato ripetuti avvertimenti da parte dell'Amministrazione Biden e di altri governi di smettere di attaccare navi commerciali nel Mar Rosso.

L'operazione segue settimane di ostilità in cui gli houthi, in reazione alla campagna militare di Israele a Gaza, hanno perturbato il commercio globale rendendo pericoloso questo passaggio vitale per le navi. Il presidente americano, Joe Biden, ha detto che l'operazione militare si è resa necessaria dopo i continui attacchi houti: lo strike ha colpito le basi che il gruppo utilizza per lanciare i suoi attacchi.

Il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha dichiarato che le forze statunitensi e britanniche hanno effettuato gli attacchi, con il supporto di Australia, Bahrein, Canada e Paesi Bassi, con l'obiettivo di "interrompere e degradare le capacità degli houthi". Sono stati colpiti più di 60 obiettivi in 16 località nello Yemen. Alex Grynkewich, un alto comandante dell'Air Force che supervisiona le forze in medio oriente, ha dichiarato che la coalizione ha colpito più di 60 obiettivi in 16 località in Yemen con più di 100 munizioni a guida di precisione. Gli attacchi sono stati lanciati da un consorzio di aerei militari e beni navali, tra cui sottomarini, con missili Tomahawk lanciati dal mare. Hanno colpito le difese aeree houthi, depositi di munizioni, siti di lancio e radar.

Secondo le dichiarazioni degli houti, sono state colpite la capitale yemenita Sanaa, la città portuale di Hodeidah e le località di Dhamar e Saada. Il leader houthi Abdul-Malik al houthi ha detto che i militanti "non esiteranno" nella loro risposta a qualsiasi attacco. "Affronteremo l'aggressione americana".

Gli Stati Uniti e il Regno Unito sono intervenuti dopo i ripetuti attacchi degli houthi contro navi commerciali nel Mar Rosso. Il presidente Biden ha avvertito che non esiterà a prendere ulteriori misure per proteggere il personale statunitense e il flusso internazionale del commercio, se necessario. Alti funzionari degli Stati Uniti hanno accusato l'Iran di aver "aiutato e favorito" la crisi nel Mar Rosso, dicendo che gli houthi sarebbero incapaci di minacciare la rotta marittima se non fosse per il supporto tecnologico e di intelligence di Teheran.

Video © Washington Post E ILFOGLIO.IT

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MARIAROSA MANCUSO 12 GEN 2024

    

L'ondata di antisemitismo ora arriva anche nei prodotti audiovisivi e questo potrebbe compromettere successi globali come "Fauda" e "Tehran", sollevando preoccupazioni riguardo agli scambi culturali e alla percezione dell'intera industria

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Cercasi piattaforma senza pregiudizi – diciamo così, ma riscontriamo anche una buona dose di fifoneria, per non parlare del vero motivo: l’antisemitismo che si nasconde negli appelli per i bambini di Gaza, e loro soltanto – che compri e metta in onda, con adeguato lancio pubblicitario, le serie israeliane che tanto successo hanno avuto finora. Per la serietà dei temi, e l’ottima messa in scena. “Fauda”, per esempio – uno degli attori è stato ferito pochi giorni fa, altri avevano davvero fatto parte delle unità speciali. Oppure “Tehran”, serie spionistica con al centro una donna, nata in Iran ma cresciuta in Israele, inviata dal Mossad per manomettere una centrale nucleare (naturalmente le cose si complicano assai). La psico-serie “In Treatment” conta decine di remake: uno anche in Italia, con Sergio Castellitto nella parte dello strizzacervelli. Anche “Homeland” è il remake americano di una serie made in Israel. Poi gli spettatori sono maturati abbastanza per vedere gli originali, come dimostra la popolarità di “Shtisel”: una famiglia ortodossa a Gerusalemme e i suoi problemi di matrimoni combinati – cosa più lontano da noi?...

Commenti   

#1 walter 2024-01-12 19:44
SPREZZO DEL PERICOLO IN YEMEN Il capo degli houthi vuol essere il nuovo paladino della lotta all'occidente
Abdul Malik al Houthi vuol fare l’alleato-eroe e spicca tra i partner dell'Asse della resistenza, con Hezbollah e Teheran che invece scelgono la prudenza e la "pazienza strategica". Non è probabile che basti un raid anglo-americano per fermare lo spericolato capo yemenita
Abdul Malik al Houthi, il capo degli yemeniti di Ansar Allah, sta usando questa guerra per diventare il nuovo paladino indiscusso della lotta violenta anti israeliana e anti occidentale in medio oriente. Dopo il 7 ottobre, gli alleati di Hamas che fanno parte dell’Asse della resistenza o lo dominano – Hezbollah in Libano e i pasdaran a Teheran – hanno scelto la prudenza e la “pazienza strategica”, per evitare di portarsi la guerra in casa. Al Houthi invece ha risposto all’ultimatum degli Stati Uniti scatenando martedì il più massiccio attacco nel Mar Rosso in tre mesi, e dicendo: “Io vi aspetto”…. CECILIA SALA 12 GEN 2024 ilfoglio.it

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