LE NOTIZIE DI OGGI Israele: "Assedio totale a Gaza". Aerei per riportare in patria i riservisti

Le forze armate israeliane continuano a bombardare Gaza in risposta ai razzi palestinesi. Catturati 80 terroristi palestinesi in Israele.

09 OTT 2023 ilfoglio.it   lettura6’

Le forze armate israeliane continuano a bombardare Gaza in risposta ai razzi palestinesi. Catturati 80 terroristi palestinesi in Israele. L'Iran nega il coinvolgimento negli attentati di sabato. La Lega araba condanna la violenza "da entrambe le parti"

I FATTI DI OGGI IN BREVE: Israele ha colpito nella notte con bombardamenti di artiglieria e dalla mattinata con attacchi aerei obiettivi militari nella Striscia di Gaza. Nel frattempo le forze di difesa stanno ammassando truppe e tank al confine. Nella tarda mattinata il ministro della difesa Gallant ha ordinato l'"assedio totale". I vertici dell'esercito hanno reso noto che circa 80 terroristi sono stati trovati in territorio israeliano. Le vittime accertate sono oltre 700 in Israele - 260 di queste sono ragazzi che stavano ballando in un festival musicale nel deserto del Negev -, 413 nei territori palestinesi.

Cosa sta accadendo in Israele e nella Striscia di Gaza

12.30 - Attacco "su vasta scala" verso Gaza

Foto Ap, via LaPresse

L'esercito israeliano ha annunciato di aver dato il via a un attacco "su vasta scala" contro i centri di Hamas a Gaza. La notizia è stata data dai comandi della Forza di difesa israeliana e dell'aeronautica. La decisione è stata presa dopo la ripresa del lancio dei razzi da parte di Hamas verso il territorio israeliano.

  

  

12.15 - Borrell ha convocato per domani un Consiglio Affari Esteri d'emergenza

L'Alto rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell ha convocato, per domani, un Consiglio Affari Esteri d'emergenza sulla situazione in Israele e Medio Oriente. La riunione avverrà in videocall.

12.10 - La Lega araba condanna la violenza da entrambe le parti

La Lega araba ha condannato la violenza "da entrambe le parti" in medio oriente e si è detta a favore di "un cessate il fuoco immediato tra israeliani e palestinesi". Il segretario Ahmed Aboul Gheit è intervenuto mentre era a Mosca per incontrare il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.

"Questi eventi anche se non a questo livello di violenza continueranno a verificarsi a causa della mancanza di prospettive politiche o tentativi di risolvere il problema palestinese", ha dichiarato alla Tass Aboul Gheit.

12.00 - Le sirene dell'allarme aereo risuonano a Gerusalemme

Le forze di difesa israeliane affermano che le sirene dell'allarme aereo hanno suonato a Gerusalemme e in molte città israeliane a causa dei continui razzi lanciati dalla Striscia di Gaza.

A Gerusalemme sono state udite almeno tre esplosioni, ma ancora non è chiaro chiaro se queste siano state causate dall'impatto al suolo di razzi palestinesi o dall'intercettazione delle contraerea della difesa israeliana.

  

11:40 - "Assedio totale a Gaza"

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha ordinato un "assedio totale" alla Striscia di Gaza: "Niente elettricità, niente cibo, niente carburante". Israele controlla lo spazio aereo sopra Gaza, la sua costa e ha la capacità di limitare chi e quali merci possono entrare e uscire attraverso i suoi valichi di frontiera. Allo stesso modo, l’Egitto controlla chi entra ed esce dal confine con Gaza.

  

      

11:15 - Aerei per riportare i riservisti in Israele

Il ministro degli Esteri israeliano ha dichiarato che il governo e i vertici delle forze armate stanno organizzando dei voli speciali per riportare in Israele i riservisti che vivono all'estero. Eli Cohen dice che ci sono state "molte richieste" da parte degli israeliani di tutto il mondo di tornare al più presto "per fare volontariato, per dare una mano". Una parte del servizio militare è obbligatoria per la maggior parte dei cittadini israeliani, anche se hanno la doppia cittadinanza. I vertici delle forze armate hanno affermato di aver reclutato circa 300.000 riservisti da sabato, la più alta mobilitazione mai vista.

  

  

10:30 - L'Italia e non solo prova a evacuare il prima possibile i propri cittadini

Mentre i combattimenti continuano a Gaza e in Israele, gli altri stati stanno cercando di far uscire quanto prima i propri cittadini. "Al lavoro per cercare di aiutare i connazionali bloccati in Israele a rientrare in Italia. La loro sicurezza è la priorità più assoluta del governo", ha scritto su X, il ministro degli Esteri Antonio Tajani,

Ieri il ministero degli Esteri del Regno Unito ha ufficializzato il rientro dei primi due aerei con turisti, lavoratori e pellegrini britannici che si trovavano in Israele. Oggi ha chiesto di non effetturare viaggi nel paese, a meno che non siano essenziali.

Oggi la Serbia ha fatto rientrare da Tel Aviv il primo aereo a bordo del quale c'erano molti cittadini serbi e secondo l'ambasciata serba è previsto un altro volo per oggi. Il ministro degli Esteri rumeno ha detto che circa 800 persone sono state riportate a casa da Israele, e molti altri sono attesi nella giornata di oggi. Il governo tailandese ha annunciato che sta preparando squadre di emergenza e aerei per salvare i cittadini tailandesi in Israele. Secondo il ministero degli Esteri kazako si stanno preparando anche i voli dal Kazakistan. Questa mattina la Polonia ha confermato che il primo aereo proveniente da Israele è atterrato nel paese con diversi civili a bordo.

10.25 - Missili israeliani hanno colpito una scuola dell'Onu nella Striscia di Gaza

Il ministero degli Esteri palestinese ha fatto sapere che nel corso degli attacchi aerei israeliani è stata colpita una scuola delle Nazioni Unite a Gaza. La scuola ospitava centinaia di civili, compresi bambini e anziani, ha affermato il ministro. L'Onu ha confermato quanto dichiarato dal ministero palestinese, affermando che la scuola è stata "gravemente danneggiata", ma che non ci sono state vittime.

  

    

9.45 - Cosa non è andato nell'intelligence israeliana

Secondo Danny Yatom, ex capo del Mossad e politico del partito laburista d'opposizione israeliano, "all'interno dell'intelligence israeliano tutto è andato storto e nessuno aveva la minima idea di quello che stava per succedere". Al programma Today Yatom ha sottolineato che "le tattiche di sicurezza israeliane sono crollate totalmente" perché sono state prese di sorpresa.

  

    

8.00 - La preoccupazione americana

L'America guarda con preoccupazione a quanto sta accadendo in Israele. Secondo la BBC, dagli Stati Uniti stanno arrivando una portaerei da guerra, incrociatori e cacciatorpedinieri, oltre ad assistenza militare extra come le munizioni. Il timore di Washington è quello che il conflitto tra Israele e Hamas possa espandersi in altre zone del medioriente. Due sono i principali pericoli: che il movimento terroristico libanese Hezbollah si unisca alla lotta e, soprattutto, che l'Iran entri in gioco. Ci sono infatti rapporti secondo cui l'Iran avrebbe contribuito a organizzare l'attacco senza precedenti nei territori israeliani, anche se il segretario di Stato Antony Blinken ha affermato che gli Stati Uniti non hanno ancora avuto modo di confermare questi rapporti.

"L'Iran non è stato coinvolto nell'attacco compiuto dai militanti di Hamas nel sud di Israele", ha affermato il portavoce del regime iraniano all'Onu, nonostante Hamas avesse precedentemente affermato che l'assistenza dell'Iran fosse stata fondamentale per portare a termine il suo attacco all'alba durante il fine settimana. Poi, il portavoce all'Onu ha aggiunto "Siamo fermamente a sostegno incondizionato della Palestina; tuttavia, non siamo coinvolti nella risposta della Palestina, poiché è presa esclusivamente dalla Palestina stessa".

  

7.30 - Cosa è successo nella notte

  

Foto Ap, via LaPresse

  

L'esercito israeliano sta radunando truppe e tank lungo il confine con la Striscia di Gaza. L'opreazione via terra potrebbe essere vicina. Intanto è proseguito nella notte i bombardamenti di artiglieria verso la Striscia, mentre con le prime luci del mattino sono ripresi anche gli attacchi aerei.

Le forze di difesa israeliane, dopo aver tenuto un briefing mattutino, hanno confermato di aver attaccato e colpito più di 500 obiettivi militari di Hamas. Hanno inoltre aggiunto che circa 80 terroristi sono stati trovati in Israele durante la notte, mentre i combattimenti sono continuati in sei località lungo il confine con Gaza.

I vertici delle Forze di difesa israeliane hanno iniziato a paragonare l'attacco jihadista di sabato a quello terroristico alle Torri gemelle a New York del 2001. "Questo è il nostro 11 settembre", ha detto il portavoce, il maggiore Nir Dinar. Stesso concetto utilizzato anche dal tenente colonnello Jonathan Conricus: "Questo potrebbe essere l'11 settembre e Pearl Harbor racchiusi in uno solo", ha detto. "È di gran lunga il giorno peggiore della storia israeliana. Mai prima d'ora così tanti israeliani sono stati uccisi da una sola cosa, per non parlare dell'attività nemica, nello stesso giorno".

Le vittime accertate sono oltre 700 in Israele - 260 di queste sono ragazzi che stavano ballando in un festival musicale nel deserto del Negev -, 413 nei territori palestinesi.

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