Banca Finint, nuovo piano industriale: ricavi oltre 190 milioni al 2026 (+15%) e M&A per il private banking all’estero
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Il gruppo ha presentato il piano strategico 2024-2026. In vista acquisizioni anche all’estero in campo private banking e cartolarizzazioni
11.10. 2024, 6:25 | di Gabriella Bruschi | firstonline.info lettura2
Il gruppo ha presentato il piano strategico 2024-2026. In vista acquisizioni anche all’estero in campo private banking e cartolarizzazioni
Banca Finint, nuovo piano industriale: ricavi oltre 190 milioni al 2026 (+15%) e M&A per il private banking all’estero
Il gruppo Banca Finint, la merchant bank veneta fondata da Enrico Marchi e che da aprile è guidata dall’ex capo del corporate Italy di Unicredit Lucio Izzi, ha presentato il suo piano strategico 2024-26 indicando ricavi superiori a 190 milioni (Cagr del periodo +15%) spinti dalla crescita di tutte le aree di business.
Obiettivo M&A: private banking con un occhio all’estero
“La crescita organica e sostenibile di tutte le aree di business del gruppo Banca Finint – si legge in una nota della società – potrà avere un’ulteriore accelerazione attraverso l’attività di M&A, non inclusa nei target del presente piano, che sarà valutata qualora si verificassero opportunità non diluitive e coerenti con il modello di business del gruppo”.
Il Piano guarda anche all’internazionalizzazione, “attraverso l’esplorazione di nuove opportunità sui mercati esteri nel business delle cartolarizzazioni e nell’asset management” dice. L’attività di M&A potrà inoltre riguardare l’area del private banking “con focus su target che possano apportare una crescita dimensionale in termini di asset, fungendo da acceleratori della crescita, e sull’esplorazione di nicchie di mercato che portino know how e redditività al gruppo in settori attigui a quelli in cui è già attivo” dice il gruppo.
Nato negli anni ‘80 come investment bank e diventata leader nel mercato delle securitization, nei mini e basket-bond, negli ultimi tre anni, il gruppo ha allargato il proprio raggio d’azione e ora opera a 360 gradi nel corporate finance, finanza strutturata e capital market con Banca Finint, nel private equity e asset management con Finint Investments, nel private banking con l’ex Banca Consulia (integrata nel 2022 e ora Finint Private Bank) e nel credit management con Finint Revalue.
Masse gestite in crescita a 18 miliardi
Gli Asset under management, le masse in gestione e consulenza, sono previsti in crescita a 18 miliardi di euro dai 12,4 miliardi dello scorso anno (Cagr +15%, con un forte contributo del private banking) mentre il Cost Income Ratio è visto in miglioramento del 5%, anche in presenza di maggiori investimenti in tecnologia e digitalizzazione (+18%), grazie a disciplina operativa e ottimizzazione di processi e risorse, dice il gruppo.
In termini di profittabilità il piano strategico 2024-26 si pone l’obiettivo di un incremento della redditività rappresentata da un RoTE (rendimento del patrimonio netto tangibile) superiore al 20%.
Sul piano della solidità patrimoniale il Cet 1 è indicato a fine piano sopra quota 16% (Tcr superiore al 16,5%) con liquidita’ ampiamente sopra i requisiti normativi (Lcr a 240% e Nsfr al 168%).
Commenti
11 Ottobre 2024 - 09:23 Alba Romano open.online
Salvini vuole mantenere influenza nelle strategie di Mps, Giorgetti spinge per le privatizzazioni. Marchi è l'uomo che potrebbe sanare la divisione, ma anche Unipol si prepara all'assalto
Nel destino di Montepaschi c’è Enrico Marchi, fondatore della banca Finint e presidente di Save Aeroporti. Questo è il fato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze, detentore di più del 25% del capitale – ha scelto per l’istituto di credito toscano. Non adesso, però. Marchi dovrà attendere almeno fino a novembre, quando in Emilia-Romagna, Liguria e Umbria avranno chiuso i seggi per le elezioni regionali. Su Montepaschi e sul suo futuro, però, le visioni sono varie e opposte, anche all’interno dei partiti di maggioranza.
Korvo
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