VI SIETE ACCORTI CHE ALLE OLIMPIADI NEL NUOTO NON CI SONO RECORD? NON È COLPA DEGLI ATLETI DIVENTATI IMPROVVISAMENTE PIPPE,

MA DI UN PARCHEGGIO CHE HA IMPEDITO DI COSTRUIRE UNA PISCINA PIÙ PROFONDA: NON È UN CASO CHE SI SONO REGISTRATI TEMPI PIÙ ALTI

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E UNA STRANA LENTEZZA NELLA VASCA DI RITORNO – SE N’È ACCORTO SUBITO THOMAS CECCON: “QUALCOSA NON MI TORNA, È POCO PROFONDA, SEMBRA PIÙ LENTA” – E INFATTI LA PISCINA È PROFONDA SOLO 2,20 METRI CONTRO I TRE DI TOKYO... - VIDEO

Estratto dell’articolo di A.R. per "la Repubblica"

Tempi più alti del previsto. Una lentezza strana, specie nella vasca di ritorno. Soprattutto per i ranisti, che scavano con braccia e gambe nelle onde. Nessun record del mondo battuto (per ora). Neanche dall’eroe di casa, Leon Marchand, oro nei 400 misti dove avrebbe dovuto strapazzare il proprio primato.

Né nei 400 sl donne, dove la battaglia del secolo tra le star Titmus, McIntosh e Ledecky è stata risolta dall’australiana senza particolari patemi. Vero: ai Giochi conta vincere, e non segnare un crono. […] Però rimane che la Defense Arena di Parigi è una cabala per molti atleti e allenatori. Il primatista dei 100 dorso, Thomas Ceccon, lo ha notato subito: «C’è qualcosa che non mi torna, è poco profonda, sembra più lenta».

Vero che è più bassa del solito: 2,20 metri. A Tokyo era appunto profonda tre. I tempi delle batterie a Parigi, tranne pochi casi, sono stati più alti di quelli tre anni fa in Giappone, dove però le eliminatorie si nuotavano di sera, un dettaglio non irrilevante. Ma tra sabato e domenica 4 gare su 5 (di sera) sono state complessivamente più lente rispetto ai Giochi giapponesi. Le corsie laterali, usate solo per i preliminari, hanno anche un gradino di circa 10 cm, che riduce ulteriormente la profondità. Le linee guida della World Aquatics, sono state ampiamente rispettate nella costruzione della vasca, almeno quando Parigi ha vinto le Olimpiadi.

Dopo, a gennaio 2023, la federazione internazionale ha variato la profondità minima richiesta: 2,5 metri fino a 3 (prima, il minimo era di 2 mt e fino a 3). Il vero problema è che ci sono dei limiti strutturali di cui gli organizzatori erano a conoscenza: più in profondità non si può andare sotto la Defense Arena, c’è un parcheggio enorme. Problemi di carico.

Se la vasca in sé incide poco sul peso, la portata dell’acqua è enorme e non può essere ridotta: 2500 metri cubi. E di piscine ne sono state installate due.

Per la scienza, maggiore è la profondità, più veloce sarà la piscina. In una vasca bassa, si producono onde di ritorno che rendono l’intero bacino più turbolento e mosso.

Marco Pedoja, l’allenatore di Nicolò Martinenghi oro nei 100 rana, come molti ha notato l’anomalia: «Non so bene cosa sia, ma ci sono evidenti problemi nella vasca così poco profonda, specie in quella di ritorno che crea difficoltà a tutti e soprattutto per il ranista che esprime più potenza nella spinta, quindi nella perdita della linea che hai a stile o a dorso. A Tete infatti ho detto: devi essere il più economico possibile nei primi 50 e poi sprigionare la tua potenza nei secondi 50». Contro le onde di ritorno.

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