NON GIRAMIOCI INTORNO: LA CRISI DEL CALCIO ITALIANO E’ DOVUTA ALLO SCARSO SPESSORE UMANO DEI CALCIATORI

– CAZZULLO: “NELLO SPORT MODERNO, O SEI BACIATO DAGLI DEI COME MESSI, OPPURE PER DIVENTARE NON DICO UN CAMPIONE MA UN ATLETA DI VALORE DEVI

30.6.2024 dagospia.com lettura2’

COSTRUIRTI ANCHE COME UOMO: CARATTERE, CORAGGIO, FORZA MORALE; VIVERE CON GLI OCCHI APERTI E LE ORECCHIE DRITTE, IMPARARE LE LINGUE STRANIERE, AGGIORNARTI SUL TUO SPORT, FORSE ADDIRITTURA LEGGERE UN LIBRO. NON BASTANO TATUAGGI, MILIONI, PROCURATORI, VELINE, AUTO SPORTIVE E SCOMMESSE ON LINE…”

-

Dalla rubrica delle lettere del “Corriere della Sera”

Caro Aldo, non vorrei offendere nessuno, ma mentre sto guardando Italia – Svizzera penso che i nostri sembrano 10 presi a caso in strada, vestiti con i colori della nazionale e messi in campo. Donnarumma è l’unico che non ci fa vergognare. Commento a caldo sperando in una sua risposta.

Barbara Canepa

Risposta di Aldo Cazzullo

Cara Barbara, Lo sport italiano non è in crisi. L’atletica azzurra ha dominato gli Europei di Roma e può fare molto bene ai Giochi di Parigi, così come il nuoto. Pallavolo e pallanuoto sono da medaglia olimpica. Abbiamo ottime sciatrici, ottime fiorettiste, ottimi tennisti. Molti sport attirano giovani disposti a sacrificarsi, a faticare, a competere, a fare squadra. Perché allora non il calcio, il nostro sport nazionale? I ragazzi non giocano più a pallone per strada, è vero. Ma non è tutto lì.

È abbastanza incredibile, ad esempio, che nel calcio non sia ancora emerso un fuoriclasse tra i milioni di nuovi italiani che innervano altri sport, si pensi al campione olimpico Marcell Jacobs e al fenomeno che avrà la sua consacrazione a Parigi, Yeman Crippa. Ma la cosa più grave è che le poche squadre italiane che hanno fatto bene nelle coppe europee in questi anni, da ultima l’Atalanta, sono composte quasi esclusivamente da stranieri.

A mia memoria, non ricordo la Nazionale giocare male come ieri. Non è certo la prima spedizione fallimentare del calcio azzurro. Da cronista, oltre alla splendida vittoria del 2006 (nello stesso stadio di ieri), mi è capitato di raccontarne tre: Corea 2002, Sud Africa 2010, Brasile 2014.

Ma erano comunque squadre interessanti: in Corea eravamo fortissimi, c’erano Maldini, Nesta, Vieri, Totti, Del Piero; e anche le altre volte c’erano comunque personaggi di spessore da raccontare. In questa squadra chi c’è? Non è solo un fatto tecnico (l’unico giocatore di sicura classe internazionale è il portiere).

C’è anche il fattore umano. Nello sport moderno, o sei baciato dagli dei come Messi, oppure per diventare non dico un campione ma un atleta di valore devi costruirti anche come uomo: carattere, coraggio, forza morale; vivere con gli occhi aperti e le orecchie dritte, imparare le lingue straniere, aggiornarti sul tuo sport, forse addirittura leggere un libro. Non bastano tatuaggi, milioni, procuratori, veline, auto sportive e scommesse on line (se Fagioli fosse arrivato pronto, se in mezzo ci fosse stato Tonali…).

Nella sua bella autobiografia, «Più dritti che rovesci», Adriano Panatta racconta i suoi incontri con Mina, con Paolo Villaggio, con Ugo Tognazzi, gli articoli che leggeva, i film che guardava, e aggiunge che tutto questo arricchiva il suo tennis, il suo modo di stare in campo, la sua maniera di affrontare gli avversari.

Ragazzi, un consiglio: almeno il libro di Panatta, leggetevelo. (E in ogni caso, correte di più. Scriveva Gianni Brera — lo so che non sapete chi è —: «Puoi essere anche il Gesù Cristo del calcio sulla terra, ma se trovi un brocco disposto a correre più di te, non puoi giocare»).

Commenti   

#2 walter 2024-07-01 11:50
IL PASTONE TEDESCO L'Inghilterra è un'Italia ma con Bellingham e Kane
FULVIO PAGLIALUNGA 01 LUG 2024 ilfoglio.it
Nessuno avrebbe gridato alla scandalo per l'eliminazione della Nazionale inglese contro la Slovacchia. Poi però il loro giocatore di maggior talento ha fatto la magia e il loro attacante ha segnato
Il punto. Stava per esserci una sorpresa, e forse la riemersione dell’Inghilterra una sorpresa lo è. Però inizialmente sembrava passasse la Slovacchia e non c’era niente di strano nel pensarlo. Vincono gli inglesi, vince anche la Spagna contro la Georgia, ma questa era facile da immaginare. Ci sono già due quarti di finale: Inghilterra-Svizzera e Spagna-Germania. Oggi ci sono Francia-Belgio e Portogallo-Slovenia: le due vincenti si sfideranno poi.
Il pastone, nel linguaggio giornalistico, è – dice la Treccani – un “servizio che riporta i fatti politici del giorno insieme con dichiarazioni e informazioni”. Per ogni giorno dell’Europeo di Germania, dall’esordio fino alla finale, qui ci saranno i fatti del giorno. Quelli seri e quelli no. Quelli del campo, quelli degli spalti, quello che c’è intorno. Questo, insomma, è il Pastone Tedesco
#1 walter 2024-06-30 17:41
IL PASTONE TEDESCO – GIORNO 16
A Euro 2024 passano Svizzera e Germania, fuori Italia e Danimarca. Tutto come previsto
FULVIO PAGLIALUNGA 30 GIU 2024 ilfoglio-it
Oggi Georgia-Spagna e Inghilterra-Slovacchia. Italia deludente, la colpa è di Spalletti o di Zaccagni? Andersen, eroe mancato della Danimarca. Il ct inglese Southgate sotto attacco. Capocannoniere e miglior portiere del torneo non sono spagnoli
Il pastone, nel linguaggio giornalistico, è – dice la Treccani – un “servizio che riporta i fatti politici del giorno insieme con dichiarazioni e informazioni”. Per ogni giorno dell’Europeo di Germania, dall’esordio fino alla finale, qui ci saranno i fatti del giorno. Quelli seri e quelli no. Quelli del campo, quelli degli spalti, quello che c’è intorno. Questo, insomma, è il Pastone Tedesco.
Il punto. Tutto come previsto, se togliamo la partigianeria: passano la Svizzera e la Germania, ovvero le migliori dei due ottavi di finale di ieri. Escono gli azzurri (male, malissimo) e la Danimarca (se non a testa alta, quasi). Oggi due partite strane: la sorpresa Georgia contro la favorita Spagna, la contestata Inghilterra contro i felicissimi slovacchi.
È colpa di Zaccagni
Avevo detto che mi sarei occupato poco dell’Italia e l’Italia ha prontamente pensato di togliermi dall’imbarazzo. Di analisi ne avrete lette abbondantemente, di soluzioni pure (scartate, ascoltatemi, quelle dei “troppi stranieri”: sono sbagliate e inutili). C’è solo da dire che avevamo basse aspettative, che la reazione contro l’Albania ci aveva fatto dimenticare, facendoci anche dimenticare che avevamo battuto l’Albania, non il Brasile del 1970. Poi tutto è tornato normale e l’Italia meno che normale, Spalletti non ha capito moltissimo, ma in fin dei conti vi lascio qui la riflessione fatta a caldo, ieri, dopo la partita: il vero colpevole è Zaccagni, che quel tiro contro la Croazia avrebbe dovuto spedirlo in tribuna, invece di segnare e costringerci a vedere una partita come quella di ieri. Va avanti la Svizzera, è giusto…..estratto

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata