L'Italia vista dagli altri. Ma il fondo salva banche funziona davvero?

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Echos, Telegraph, Kommersant, Times

a cura di   | 31 Maggio 2016 ore 08:57

Un piano di emergenza per ospitare i rifugiati nelle città italiane

Londra, 31 mag - (Agenzia Nova) - Le 110 province italiane, riferisce il quotidiano britannico "The Times", dovranno trovare una sistemazione ad almeno 70 immigrati ciascuna. Lo prevede il piano di emergenza del governo, volto a far fronte all'eccezionale afflusso di migranti: 13 mila la scorsa settimana. I centri di accoglienza ospitano già 120 mila persone, 16 mila in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il ministero dell'Interno vuole evitare la concentrazione di stranieri e la creazione di ghetti nelle grandi città, ma il piano incontra l'opposizione delle amministrazioni locali, soprattutto nel nord e con le elezioni alle porte.

L'Italia non è in grado di far fronte al flusso di migranti

Mosca, 31 mag - (Agenzia Nova) - Più di 700 migranti sono morti nel tentativo di raggiungere l'Italia. È quanto dichiarato dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Le buone condizioni meteorologiche hanno innescato partenze in massa dalle coste libiche. E con oltre 14 mila sbarchi in una settimana, le autorità italiane faticano a trovare collocazioni per i nuovi arrivati. È il resoconto fatto dal corrispondente di "Kommersant FM” Elen Pushkarskaja. "Il meteo si è stabilizzato ed i trafficanti provano ad inviare il maggior numero possibile di persone verso la costa italiana. L'Italia si trova in una tenaglia, dal momento che gli austriaci hanno chiesto un controllo rigoroso affinché i migranti non attraversino il confine a frotte al Brennero (…). Il paese non è in grado far fronte al flusso", ha affermato la corrispondente, sottolineando che l'Italia chiede una modifica delle norme comunitarie che impongo l'onere dell'accoglienza al paese di primo approdo dei migranti.

Le banche italiane in disgrazia evidenziano i pericoli dell'euro

Londra, 31 mag - (Agenzia Nova) - UniCredit, la più grande banca d'Italia, è vicina alla crisi: il suo titolo azionario si è deprezzato del quaranta per cento dall'inizio dell'anno; l'intero settore bancario italiano appare estremamente fragile, con le azioni scese mediamente di un terzo quest'anno. La questione, secondo il quotidiano britannico "The Telegraph", riguarda anche il Regno Unito: si sente parlare molto, infatti, dei rischi dell'uscita dall'Unione Europea, ma non di quelli della permanenza. Tra i pericoli, oltre all'immigrazione e all'avanzata dei partiti populisti, c'è la crisi bancaria della quarta potenza dell'area dell'euro, per la quale il fondo privato salva-banche, "un'operazione per salvare la faccia", non può essere considerata una soluzione.

Italia, la funzione pubblica costa meno che nei paesi vicini

Parigi, 31 mag - (Agenzia Nova) - Contrariamente a ciò che comunemente si pensa, l'amministrazione pubblica italiana è meno onerosa di quella francese o britannica: un rapporto pubblicato in occasione del du 27esimo Forum della Funzione pubblica, a cui il quotidiano economico francese "Les Echos" dà grande spazio nella rubrica di prima pagina "Succede in Europa", corregge il luogo comune secondo cui la burocrazia è la palla al piede dell'economia italiana impedendole di correre allo stesso ritmo dei paesi vicini. L'autore dell'articolo, il corrispondente da Roma Olivier Tosseri, mette in evidenza i numeri: il peso della macchina amministrativa italiana sulle casse dello Stato nel 2015 è diminuito di ben 7 miliardi di euro; essa costa 120 miliardi meno di quella francese e 75 miliardi meno di quella britannica; dà lo stipendio al 14,7 per cento del totale dei lavoratori dipendenti italiani, contro il 21,9 per cento in Francia ed il 17,7 in Gran Bretagna. Il vero problema è l'invecchiamento degli statali: su 3,2 milioni di servitori dello Stato italiano, solo 100 mila hanno meno di tren'anni; il suo ringiovanimento è la grande sfida che il governo ha tentato di raccogliere, ma per il momento senza grandi risultati. Oltre che più giovane, il presidente del Consiglio Matteo Renzi vorrebbe che l'amministrazione pubblica fosse anche più virtuosa. "Ricompensare i buoni funzionari e punire i fannulloni", così aveva presentato la riforma approvata lo scorso anno dal Parlamento: che tra le altre cose prevede un tetto agli stipendi dei dirigenti, i quali ora sono sottoposti a valutazione e possono essere licenziati; la caccia agli assenteisti; l'aumento dell'informatizzazione delle procedure. Senza dimenticarsi di ridare il sorriso ai dipendenti pubblici, che in Italia a quanto pare sono i più insoddisfatti d'Europa.

La metro fantasma che fa impazzire i romani

Parigi, 31 mag - (Agenzia Nova) - La recente scoperta di una caserma del II secolo dopo Cristo ritarderà ancora di più i lavori della linea C della Metropolitana di Roma iniziai nel 2006: si tratta solo di un nuovo capitolo dell'incedibile saga di un cantiere dai costi deliranti e nel quale persino la mafia mette bocca; una vicenda che il corrispondente da Roma del quotidiano economico francese "Les Echos", Oliviier Tosseri, riassume in un lugo articolo pubblicato oggi martedì 31 maggio. Il quale conclude che se da un lato la linea C riporta alla luce le ricchezze del passato di Roma, dall'altro espone soprattutto la scarsa qualità delle sue classi dirigenti sia economiche che politiche: doveva essere la risposta ai problemi strutturali della capitale italiana, e invece simbolizza i mali endemici di tutto il paese.

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