In Germania crolla il numero dei cattolici e ora pure i riformisti attaccano Roma
- Dettagli
- Categoria: Religione
Mezzo milione di fedeli in meno in un anno, è record negativo. Ma sulle cause serve prudenza: vanno malissimo anche i luterani, molto più "aperti al mondo"
MATTEO MATZUZZI 28 LUG 2023 ilfoglio.it
Lettera aperta di una parte dei membri del Cammino sinodale tedesco: il Papa non ha convocato la leader del Comitato dei cattolici locali, organismo potente che influisce da sempre sulle linee-guida dell'episcopato in Germania. L'esclusa era una delle più spinte sostenitrici dell'agenda progressista
Sullo stesso argomento:
Benedetto, Francesco e la crisi della fede. Che ne sarà della Chiesa
Il Sinodo tedesco è finito. E ora che cosa succede?
Il Papa e la "rivoluzione culturale" che attende la Chiesa
Mercoledì sera, la Santa Sede e la Conferenza episcopale tedesca hanno diffuso un comunicato congiunto che ha dato conto di una riunione, svoltasi “in un clima positivo e costruttivo”, per discutere le questioni teologiche e disciplinari “emerse in particolare nel Cammino sinodale”.
Erano presenti i pesi massimi da ambo le parti: per il Vaticano, i cardinali Luis Ladaria (Dottrina della fede), Kurt Koch (Promozione dell’unità dei cristiani), Pietro Parolin (segretario di stato) e gli arcivescovi Filippo Iannone (Testi legislativi), Robert Prevost (Vescovi) e Vittorio Viola (segretario del dicastero per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti).
A rappresentare il fronte tedesco, oltre ai vari responsabili delle commissioni interessate, il presidente della Conferenza episcopale Georg Bätzing. Vi saranno altre riunioni del genere. Sullo sfondo, i numeri impietosi che lo stesso episcopato tedesco ha diffuso pochi giorni fa: nell’ultimo anno, il calo dei cattolici in Germania è stato di 522.821 unità. E’ il record negativo, già toccato nel 2021, quando la diminuzione fu pari a 359.338 fedeli. Le uscite complessive nel 2022 sono state 763 mila (morti comprese), i nuovi ingressi 155 mila. Se dar conto delle cifre è semplice, ben più complicato risulta interpretarle. Da giorni si diffondono letture contrapposte: c’è chi scorge nel crollo l’eccessiva rigidità della Chiesa rispetto alla morale, chi vi nota lo sdegno per i casi di abusi e chi, con una lettura del tutto opposta, ritiene che gli abbandoni siano dovuti in gran parte alle derive “protestanti” intraprese dal Cammino sinodale. Una risposta certa non c’è, anche perché il calo drastico si registra anche nella Chiesa evangelica luterana, che non può essere di certo accusata di rigidità in fatto di morale sessuale e famigliare.