NON C’È PIÙ RELIGIONE: ANCHE I PRETI SOFFRONO LO STRESS –
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DON FILIPPO DI GIACOMO E I SUICIDI IN AUMENTO TRA I SACERDOTI: “LA PAROLA CHIAVE È BURNOUT. STRESS DIVENTATO QUASI ENDEMICO A CAUSA DELL'ENORME PRESSIONE
Filippo Di Giacomo per “il Venerdì di Repubblica” lett3'
ANCHE MEDIATICA, SUGLI ABUSI SESSUALI E DAI QUIPROQUÒ DI UNA CHIESA CHE PRETENDE DI FARE LA MORALIZZATRICE POLITICA SOPRATTUTTO NEL CAMPO DEI ‘NUOVI DIRITTI’” – “LO STRESS AUMENTA PERCHÉ CREDONO (O SONO CERTI) CHE IL LORO VESCOVO NON LI SOSTERRÀ NEANCHE DI FRONTE AD UNA FALSA ACCUSA. LE CIFRE FANNO IMPRESSIONE…”
I primi ad occuparsene sono stati i vescovi francesi: dal 2015 al 2020, avevano assistito ad una serie di suicidi. Erano preti ed erano giovani: 38, 46, 47 anni… In realtà, notizie di preti che si tolgono la vita arrivano anche da altri Paesi. In Italia (dove la Cei nulla sa, nulla vede, nulla dice) negli ultimi tre lustri sarebbero stati almeno in 16.
L'ultimo suicidio il 29 settembre scorso, quando un prete che studiava a Roma si è impiccato al cancello del cimitero di Cormano, nel Milanese. Prima in Francia e ora negli Stati Uniti, le Conferenze episcopali hanno fatto studiare questa emergenza da gruppi di esperti e hanno pubblicato i rapporti.
Per le Chiese di entrambi i Paesi, la parola chiave è burnout, sindrome che secondo l'Oms è «derivante da stress cronico associato al contesto lavorativo, che non riesce ad essere ben gestito». Stress diventato quasi endemico a causa dell'enorme pressione, anche mediatica, scaturita dalle denunce (vere o presunte) sugli abusi sessuali e dai quiproquò di una Chiesa che pretende di fare la moralizzatrice politica soprattutto nel campo dei "nuovi diritti".
In entrambi i Paesi coloro che hanno risposto alle domande degli studiosi hanno affermato che, quando vanno in crisi, lo stress aumenta perché credono (o sono certi) che il loro vescovo non li sosterrà neanche di fronte ad una falsa accusa. Le cifre fanno impressione: negli Usa, il 60 per cento dei preti di età inferiore ai 45 anni dicono di sentire i primi segni: cinismo, vuoto emotivo, psiche esausta dopo una giornata di ministero.
I ricercatori hanno però scoperto che il livello di fiducia tra un sacerdote e il suo vescovo è "un fattore importante" per il benessere generale dell'individuo. E che questo antidoto al burnout è più efficace nelle piccole diocesi. C'è da scommettere, che sia così anche in Italia.