La pagina Fb “Risveglio islamico” continua a predicare l’odio
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Tra gli argomenti più in voga della pagina c’è poi quello relativo al Natale, con titoli come “tra paganesimo e satanismo”, “la festività dei kuffar” (i miscredenti),
23,12 2018 GIOVANNI GIACALONE www.occhidella guerra.it
La pagina Facebook “Risveglio islamico”, nota per i suoi contenuti radicali e seguita anche da Mohsin Omar Ibrahim “Anass Khalil”, il somalo arrestato a Bari con l’accusa di voler far saltare in aria la Basilica di San Pietro, continua la propria attività online nonostante i suoi contenuti di odio inneggianti alle bandiere nere del jihad e contro i “miscredenti”.
Un primo elemento che emerge subito analizzando la pagina è il costante riferimento ad Anwar al-Awlaki, imam statunitense-yemenita ed elemento di spicco di Al-Qaeda nella Penisola Arabica, ucciso il 30 settembre 2011 in un’operazione condotta dal Comando congiunto delle Operazioni Speciali sotto la supervisione della Cia. I suoi scritto influenzano ancora oggi il jihadismo a livello internazionale.
Un altro interessante riferimento è quello a Sayyid Qutb, uno dei massimi esponenti e ideologi dei Fratelli Musulmani, sostenitore del jihad e della violenza per instaurare la Sharia, veniva condannato a morte da un tribunale egiziano e giustiziato il 29 agosto 1966. La pagina Facebook “Risveglio islamico” ne offre una visione di martire con tanto di commento di Abdullah Azzam, uno dei padri pensatori dell’estremismo islamista al quale si ispirarono sia Osama Bin Laden che Ayman al-Zawahiri.
Tra gli argomenti più in voga della pagina c’è poi quello relativo al Natale, con titoli come “tra paganesimo e satanismo”, “la festività dei kuffar” (i miscredenti), il peccato dell’augurare buon Natale e dell’imitare i popoli che lo festeggiano (pena, diventare uno di “loro”). Curioso come in un post venga chiaramente indicato come lecito accettare regali dai “miscredenti” durante il Natale, ma non sia permesso farne o persino fare gli auguri: “*NOTA: E’ lecito accettare regali durante le loro festivita’ ma non e’ lecito fare regali durante le loro festivita’”.
Risulta d’interesse anche l’accanimento nei confronti di sufi e sciiti, i primi definiti “inganni del diavolo” e “devianti” mentre i secondi “non-musulmani” e con tanto di post “smash the shia” (schiaccia gli sciiti).
Immancabili poi le bandiere nere e bianche del jihad con tanto di Shahada (testimonianza di fede), le foto di guerrieri islamici a cavallo e gli attacchi nei confronti dei “tiranni” con riferimenti a bandiere siriane e degli Emirati, ai miscredenti (e ai loro collaboratori, ritratti come agenti segreti), incitamenti alla distruzione delle statue e degli “idoli” e contro la musica e il voto democratico definito come “shirk” (associare all’unico vero Dio una pletora più o meno vasta di altre divinità).
Nel complesso è interessante come il somalo arrestato a Bari fosse orientato contro le chiese in periodo natalizio e seguisse una pagina Facebook che inneggia costantemente contro miscredenti e Natale. Un altro aspetto da evidenziare è come una pagina del genere non sia ancora stata oscurata da Facebook quando altri contenuti sono stati bloccati per molto meno. Bisogna inoltre riconoscere il buon italiano utilizzato nella pagina, fatto che deve far riflettere su chi possa esservi dietro
La pagina Fb “Risveglio islamico” continua a predicare l’odio. Tra gli argomenti più in voga della pagina c’è poi quello relativo al Natale, con titoli come “tra paganesimo e satanismo”, “la festività dei kuffar” (i miscredenti), il peccato dell’augurare buon Natale e dell’imitare i popoli che lo festeggiano (pena, diventare uno di “loro”). .