Conegliano. Cestino in testa, cori e umiliazioni

Il prof costretto a lasciare l’aula. Video choc a Conegliano, deriso e cacciato da studenti bulli: due sono stati espulsi

CONEGLIANO (TREVISO) Lanci di palline di carta, insulti e sberleffi in classe durante la lezione, in un’escalation di vessazioni e totale mancanza di rispetto al culmine della quale la vittima non può fare altro che lasciare l’aula. E la vittima in questo caso non è uno studente in balia dei compagni bulli, ma un insegnante denigrato al punto da essere filmato con i telefonini da quei ragazzi che avrebbero invece dovuto ascoltarlo con attenzione. Un episodio gravissimo, accaduto alla fine dello scorso anno in una delle classi di un istituto superiore di Conegliano, per il quale la scuola ha dato una risposta ferma: due studenti sono stati espulsi e mezza classe è stata sospesa. Ma intanto quel video è stato diffuso «con orgoglio» dai protagonisti, non solo tra i propri compagni ma anche a moltissimi studenti di altri istituti. Un filmato che racconta, frame dopo frame, come a decidere l’andamento delle lezione non sia l’insegnante, ma gli allievi. Immagini forti, nelle quali spicca il volto rassegnato del docente che inizialmente prova a ignorare quel comportamento irrispettoso e incivile.

Ma nessuno dei ragazzi sembra avere il minimo timore dell’insegnante. Anzi, gli studenti sono quasi tutti in piedi, ridono e parlano a voce alta, mentre il professore scrive sul registro. Uno di loro si gira verso la porta, per controllare che non entri qualcuno e poi, sghignazzando, lancia con forza una pallina di carta contro il professore. Un altro ragazzo, in piedi vicino alla cattedra, armeggia con un’asta di legno che alza e abbassa sopra la testa del docente, suscitando l’ilarità generale. A quel punto l’insegnante mostra tutta la sua impotenza. Non prova nemmeno ad urlare. Esasperato, si alza, raccoglie le sue cose e si incammina verso la porta, inseguito dagli studenti che ridono rumorosamente e lo insultano. Due di questi gli svuotano il cestino della carta addosso, fingendo di tirargli dei calci mentre un loro compagno, filma tutto con il telefonino finendo a sua volta ripreso da un altro studente. Poi si girano di scatto e uno di loro urla: «tutti a posto tutti a posto», per farsi trovare seduti e composti quando di lì a poco arriverà il preside a redarguirli.

E ridono. Perché probabilmente pensano che quello è solo uno scherzo, una ragazzata come le tante che sembrano essere abituati a fare. Per questo subito dopo fanno girare il video sui propri telefonini, via Facebook e via Whatsapp, inoltrandolo agli amici. Ma quella «bravata» è invece finita male per molti di loro. «È una situazione molto complessa che abbiamo cercato di trattare con il massimo della delicatezza ma anche con fermezza – spiega il preside dell’istituto -. I comportamenti che hanno avuto con l’insegnante sono gravissimi e per questo due ragazzi sono stati espulsi dalla scuola. Per molti altri ripresi in quel video è invece scattata una lunga sospensione». Provvedimenti disciplinari severi: ma saranno serviti? Pare di no, così almeno sostengono alcuni insegnati e genitori: a scuola ci sarebbero ancora problemi di disciplina. Protagonisti alcuni studenti, capaci di trascinare negli eccessi anche i compagni più remissivi. «Non mi risulta nulla di tutto ciò – precisa però il dirigente -. Nessun insegnate si è rivolto a me per denunciare di essere stato ancora oggetto di scherno ».

Corriere del Veneto, 17 marzo 2015

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