Due fatti su cui riflettere. Primo, il Filò del Quartier del Piave con il motto ”Portiamo avanti le tradizioni popolari” di cui l’articolo su QDPN che segue.
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Secondo la funzione e il movimentismo dell’avvocato Bruno Barel allo interno della Proloco di Vittorio con riflessioni sulle periferie del territorio
ARIANNA CESCHIN, 22.10.2023 QDPN. It lettura2’
1-Primo. Sulle note dei Cantori da Filò del Quartier del Piave: “Portiamo avanti le tradizioni popolari”
Si sente spesso dire che è importante preservare il patrimonio di tradizioni del nostro territorio, per non dimenticare quanto faceva parte della cultura popolare delle vecchie generazioni dei nostri nonni.
Si sente spesso dire che è importante preservare il patrimonio di tradizioni del nostro territorio, per non dimenticare quanto faceva parte della cultura popolare delle vecchie generazioni dei nostri nonni.
I Cantori da Filò del Quartier del Piave e il brano “Su su allegri beviam” – Video a cura di Arianna Ceschin
E c’è chi si è letteralmente messo in gioco, prestando tempo e, soprattutto, voce, per mantenere inalterato quello stesso patrimonio culturale delle nostre zone: si tratta del gruppo “Cantori da Filò del Quartier del Piave”, composto da 18 persone che, ogni giovedì sera, si incontrano nella sede degli Alpini di Solighetto, per intonare le vecchie canzoni del passato.
Brani che i contadini cantavano dopo una giornata di lavoro, nei borghi e in osteria o in casa in compagnia, quando c’era ancora l’abitudine di “far filò”, termine che indicava l’uso della gente contadina di incontrarsi nelle stalle delle case coloniche (assieme a parenti, amici o vicini), per stare al caldo grazie al calore degli animali, risparmiando sulla legna.
Un modo di fare convivialità, che oggi è andato perso. E i Cantori, con i loro canti e i loro incontri abitudinari, hanno voluto riproprorre un “filò moderno”, salvaguardando allo stesso tempo il patrimonio culturale del passato.
1-Durante la mattinata si è parlato di scenari e di sfide ma anche di interpretazioni e percorsi da seguire per far sì che le aree diverse dai poli metropolitani diventino comunque attrattive soprattutto agli occhi dei giovani. 8 convegno sabato u.s.)
Contributi politici importanti a mezzo Proloco di Vittorio Veneto
Bruno Barel: “La geografia dei territori sta cambiando”
Bruno Barel – avvocato e membro del comitato scientifico Pro Loco
“L’economia della conoscenza sta cambiando la geografia dei territori – spiega Barel – e quindi la riflessione è che la periferia non è più quella di una città, ma quella delle città minori rispetto a quelle che diventano maggiormente attrattive”.
“Dal liceo Flaminio di Vittorio Veneto – continua – escono le menti più brillanti dell’Università di Padova. Questo significa che nei territori nascono delle eccellenze, soprattutto dove il binomio vincente tra cultura e la ricchezza delle imprese e dei servizi svolgono il compito di incubatore del futuro”. Da qdpn.it