Colline Conegliano Valdobbiadene Il tam tam per la medaglia del “patrimonio Unesco”
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Fine di polemiche strumentali e fuoco amico. L’ambiente visto nel suo insieme
8.7.2019 www.simofin.com
Tutto è facile basta però saperlo fare. Reddditizio, non ho ancora visto che un proprietario di un bene qualsiasi intellettuale compreso, non cerchi di farlo sfruttare al meglio. “el contandin” di un tempo si è trasformato in imprenditore agricolo, I buoi sostituiti da macchine che saranno sempre più complesse. Mi pare di rivedere le prime officine di produzione di chiavi e serrature botti, con a capo ex dipendenti di altre entità, arrivate oggi a dimensioni importanti ideando operazioni complesse finanziarie e commerciali. Sarà così anche per i vinaioli. Anche l’UNESCO è una iniziativa figlia della modernità, strumento distributivo di medaglie che esaltano l’esistente creato dall’uomo indigeno che si rende conto di ciò che ha solo dopo che esperti di nazionalità diverse, e a suon di quattrini, hanno sentenziato che il “luogo” va salvato dall’uomo.
Ora è da sfruttare economicamente la medaglia, facendo squadra fra tutte le attività esistenti nel territorio, darsi obiettivi, strutture ,strumenti adeguati e politiche adeguate. E’ la sfida dei prossimi 20 anni per il nostro territorio e per la politica. Saprà la Lega in primis farlo, chiamare a raccolta i cittadini divisi in tanti Comuni chiusi in se stessi con tanti Capi-Sindaci ? Creare sinergie con le Olimpiadi per poi goderne tutti anche la pianura ? Fare un discorso serio sull’ambiente e le tante problematiche che si agitano dentro, per arrivare a risposte e soluzioni possibili senza scomodare adamo ed eva come punto di partenza ?
Ho seguito attraverso un geologo capo amico, posseggo materiale del lavoro svolto, che ha portato l’Unesco nelle Dolomiti. Ricordo i dibattiti di allora ma vedo anche che è calato il silenzio, l’interesse non so.
Speriamo non succeda anche qui nel trevigiano.