LA BANDIERA VENETA: LA SUA STORIA
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In questo periodo la bandiera Veneta è argomento molto attuale perché ha quella forma e quei colori?
Alberta Bellussi 28.9.2017 da www.ilcuoreveneto.it
La Bandiera Veneta viene chiamata anche “Gonfalone di San Marco” e rappresenta la storia di un Popolo, quello Veneto.
La bandiera Veneta è una bandiera particolare è simbolo di un’identità molto forte e di un’appartenenza che le viene data dalla storia. La bandiera è nata quasi 15 secoli fa e raffigura il simbolo del santo patrono protettore della città e della Repubblica Serenissima di Venezia (San Marco).
Le code, o frange, rappresentano i 6 Sestieri di Venezia. La bandiera Veneta originale, essendo per definizione unica al mondo, deve necessariamente essere dotata di 6 frange, sempre ben distinte e indipendenti. Esse hanno la funzione di preservare integra la parte centrale che in tal modo non viene danneggiata dal vento. Questa era la prassi di tutta la marina militare e mercantile della Serenissima Repubblica di Venezia (697-1797), la più ricca e potente del mondo.
La Serenissima Repubblica di Venezia , però, non aveva mai codificato con una legge i propri vessilli, lasciando che fosse l’uso a definirne le caratteristiche, a seconda delle circostanze.
La tradizione racconta che la prima bandiera avesse proprio il Leone di San Marco su fondo blu, il colore del mare, anche senza code od altri ornamenti , aggiunti successivamente .
Fu poi sostituita dalla bandiera col fondo rosso, nelle varie varianti, con libro aperto, chiuso o con spada, qualcuno dice il colore del sangue, certamente usata in tempo di guerra. Altri semplicemente affermano che il colore fu cambiato per renderla meglio visibile in mare.
La bandiera Veneta non è, in realtà, una bandiera politica.
Il vessillo Veneto ha varie versioni, in quello più diffusa, il Leone di San Marco che regge aperto un libro recante la scritta in lingua latina “Pax tibi Marce Evangelista Meus”.
Meno diffusa è la bandiera dove il leone impugna la spada: presente solo sulle navi e rappresenta la bandiera della marina militare in tempo di guerra, mentre quella con il libro chiuso indicava situazioni conflittuali fra la Repubblica ed il luogo dove è osservabile.
Il leone alato con il libro aperto è un simbolo ricorrente ed è ancora oggi murato sulle porte delle città che facevano parte della Repubblica, ma anche su palazzi pubblici e privati. La bandiera di San Marco era affissa in ogni capoluogo della Serenissima Repubblica di Venezia, d’ordine del Doge, che provvedeva a far spedire ad ogni città supplicante, gratuitamente ed a cura dell’arsenale, un apposito palo, che veniva periodicamente sostituito quando deteriorato.
La comunita’ di Perasto, presso le Bocche di Cattaro (oggi Montenegro) fu la sua fedeltà alla Repubblica veneziana che era stata nominata dal Senato Veneto: Gonfaloniera dell’armata ovvero l’onore di fornire con suoi uomini la guardia al Gonfalone veneto, alla quale spettava conservarlo in tempo di pace e di guerra. Alla caduta della Serenissima, nel 1797, nel mese di agosto, l’intera comunità e le corporazioni vennero radunate dal conte Giuseppe Viscovich, al cui ordine le insegne veneziane vennero ammainate con tutti gli onori. Rimane storica l’espressione «Ti con nu e nu con Ti», l’ultimo giuramento dei perastini quando le insegne vennero collocate sotto l’altare maggiore della Chiesa di San Nicolò (Sveti Nikola). Mai più ritrovate nei tempi successivi. 12 gonfalonieri proteggevano la bandiera a costo della morte
La bandiera Veneta è di tutti ed è una bandiera di pace e rettitudine ma soprattutto di identità cultura e appartenenza.