La Rossi e il futuro di Berlusconi: così demolisce Alfano e Verdini
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Di seguito riportiamo uno stralcio dell'intervista di Pietro Senaldi a Maria Rosaria Rossi. La senatrice di Forza Italia parla del futuro politico di Silvio Berlusconi.
Libero 7.3.2016 Pietro Senaldi
Chi vincerà alla fine e perché avete scelto proprio Bertolaso?
«Vincerà Forza Italia. Vincerà il centrodestra. Vincerà Bertolaso e con lui Roma, che ha bisogno di una persona così. Dopo la sciagurata amministrazione Pd la città è allo sbando e nel degrado più assoluto. Bertolaso è la soluzione perché Roma torni a essere sicura, pulita, sburocratizzata e prospera, dignitosa e orgogliosa di essere la capitale più bella del mondo».
Ma Salvini fa sul serio: sta sfidando Berlusconi per la leadership del centrodestra?
«Ma no. Ma quale sfida. Non conosco abbastanza Salvini, ma lo reputo una persona intelligente che conosce i propri limiti».
Perché avete rinunciato a candidare Sallusti a Milano?
«Non è stata una rinuncia. In prossimità di una campagna elettorale si susseguono tante ipotesi ed è meritevole mettersi a disposizione, poi necessariamente si arriva a una scelta».
Quando saranno le elezioni politiche?
«Spero il prima possibile».
Si immagina un listone di centrodestra con Salvini e la Meloni o ritiene che correrete da soli?
«Che Forza Italia corra da sola è un mio grande desiderio. E credo sia lo stesso per tutti noi berlusconiani. Ma finché non impareremo a votare saranno necessarie le alleanze».
Si candiderà Berlusconi o lancerà un Parisi (o altro che sia) scovato all'ultimo?
«Sulla scheda elettorale alle prossime Politiche ci sarà scritto Berlusconi».
Ma in molti sostengono che la parabola di Berlusconi sia conclusa. Il Cavaliere ha ancora voglia di vincere le elezioni?
«Più che voglia, la chiamerei necessità. Non c' è altro leader che possa aggregare sotto lo stesso tetto tutte le anime del centrodestra. Ce la può fare solo lui, per questo facciamo appello al suo senso di sacrificio e di responsabilità affinché sia ancora una volta in prima linea a guidarci in questa battaglia di democrazia e libertà».
E Verdini, con cui non si è mai trovata?
«Ci siamo sempre trovati, ora ci siamo persi».
Ma alle Politiche lui dove sarà?
«E chi lo sa?».
E Alfano ci sarà o lo considera perduto?
«Perduto».
Qual è la differenza tra i due?
«Denis può essere leader del suo partito, svincolato da tutti. Angelino ha bisogno di un capo. Per anni è stato Berlusconi, ora ha Renzi, ma c' è chi dice che alle Politiche sarà con Verdini».
Berlusconi e Verdini non si sentono più?
«Non proprio. Capita che si sentano».
Verdini fu tra i falchi nella cacciata di Alfano, ora sono alleati: non è strano?
«Lei riesce ancora a stupirsi delle cose strane che accadono? La invidio».
Cosa ne pensa dei big che hanno lasciato Forza Italia?
«Si sta insieme quando si prende parte a un progetto comune, si condividono gli stessi obiettivi e non c'è incompatibilità tra i soggetti. Se viene a mancare anche solo uno di questi presupposti, è meglio lasciarsi».
L' erede di Berlusconi, quando ci sarà, sarà un forzista, Salvini o un esterno?
«Mi perdoni, non sono in grado di fare previsioni che vadano oltre il prossimo ventennio».
L' idea Marina è tramontata per sempre?
«Resta la Berlusconi più amata dopo Silvio. Marina è una persona straordinaria. Piena di vita e di voglia di fare. E credo abbia le potenzialità per essere la donna giusta in ogni campo».
Il partito è pronto per essere guidato da una donna?
«È l' Italia a non essere pronta. Si parla tanto di parità, ma restate ancora in troppi a essere maschilisti. Non ci potranno mai essere pari opportunità finché non ci saranno pari dignità».
Ha dovuto chiudere la sede. Quale sarà ora la casa di Forza Italia?
«La nostra casa saranno le idee, i progetti e i programmi che insieme a tutti i nostri militanti e ai dirigenti vogliamo realizzare. La nostra casa è Berlusconi. Per quanto riguarda la sede, ne abbiamo scelta una che sia insieme adeguata ed economicamente conveniente».
Su Instagram campeggia una foto del 2006 della sua candidatura alle Amministrative, a Roma. Avrebbe mai immaginato di diventare, in pochi anni, il dirigente più potente e temuto di Forza Italia, amministratore unico, tesoriere e capo segreteria del Cavaliere?
«Mai avrei potuto immaginarlo. Sono orgogliosa di essere una dirigente azzurra, ma credo che il termine temuta non sia corretto. Ho grandi responsabilità, questo sì, specialmente in un momento come questo in cui bisogna prendere decisioni spesso delicate».
Il primo incontro con Berlusconi?
«Primavera del 2007. C' erano delle consultazioni a Roma e noi eravamo in giro con i camper di Forza Italia. Ero consigliera lì, Berlusconi rimase colpito dal mio entusiasmo e mi fece i complimenti per l' organizzazione del lavoro».
Come si è avvicinata alla politica?
«Dopo aver ascoltato le parole di un uomo del fare, un imprenditore di successo con un' intelligenza superiore, che davanti al rischio che l' Italia potesse cadere in mano alla sinistra comunista ha sentito come imperativo categorico di dover scendere in campo per il bene del Paese».
Berlusconi la ascolta e accetta i suoi consigli. Come si è conquistata la sua fiducia?
«Tutte le decisioni e le iniziative che intraprendo sono condivise con lui a preventivo e controllate da lui a consuntivo».
Gestice l' agenda di Berlusconi, dirà la sua sulle liste: è molto invidiata dai colleghi?
«Le garantisco che c' è molto poco da invidiarmi. Detto questo, esiste da sempre chi fa semplici questioni che non lo sono, probabilmente perché tutto è più facile dall' esterno. E poi, quando a fare non siamo noi, siamo tutti più bravi».
Le dà fastidio il soprannome di badante?
«Tutto ciò che è frutto di fantasia non mi dà fastidio: mi fa sorridere».
Come si svolgono le giornate di Berlusconi ad Arcore e a Palazzo Grazioli?
«Piene di appuntamenti, riunioni, telefonate, problemi da risolvere e soluzioni da trovare. Ma il lavoro più grande credo sia riuscire a mettere tutti d' accordo. È incredibile come riesca sempre a trovare la sintesi su tutto e per tutti».
Berlusconi guarda i telegiornali? Quali telegiornalisti apprezza d più?
«Più che il singolo giornalista le posso dire che apprezza l' etica e la professionalità di chi, libero dal pregiudizio, svolge il proprio lavoro con rigore. Un giornalista prima di dare la notizia dovrebbe accertarne l' attendibilità, ma spesso la notizia è solo un mezzo per demolire l' avversario».
Gira la leggenda che ogni tanto si metta a cucinare per gli inquilini di Arcore...
«Sì, è vero. Cucinare è una passione. Come mangiare. Mi è capitato di fare il tiramisù al caffè o alle fragole. Qualche volta le lasagne».
Berlusconi è diventato vegetariano?
«No. La sua è una dieta equilibrata».
Quanto lavora al giorno?
«Non c' è mai tempo per contare le ore. Lavoriamo sulle priorità, ma spesso sono le emergenze a scandire le nostre giornate».
Dorme mai ad Arcore perché fa tardi?
«Certo. Abbiamo degli alloggi all' interno della villa dedicati allo staff».
Sente mai l' esigenza di più tempo per sé?
«Per me no. Mi piacerebbe dedicare più tempo a mio figlio».
Mi dica un pregio e un difetto di Renzi.
«Un pregio? Sa parlare alla gente. Un difetto? Niente di quello che dice è vero».
E uno di Berlusconi…
«Che fonda i suoi rapporti dando al cuore degli altri la misura del suo. Non so se è un pregio o un difetto o forse la sintesi della sua grandezza».
Un tempo Renzi godeva della simpatia del Cavaliere. È stata davvero l' elezione del capo dello Stato a far saltare tutto?
«È stato quando ci si è resi conto di avere a che fare con una persona antropologicamente diversa da noi».
E cosa ne pensa di quel che è successo sulle nozze gay e sulla stepchild adoption?
«Questo governo non è in grado di affrontare temi importanti e delicati. Non a caso è un governo illegittimo non eletto dal popolo e che si regge con una maggioranza di parlamentari che hanno sovvertito la volontà popolare che li aveva votati sotto la bandiera del centrodestra e sono andati a finire sotto l' Ala... della sinistra».
Ricorrerebbe all' utero in affitto se desiderasse un secondo figlio?
«Se in Italia funzionasse davvero il sistema delle adozioni, sceglierei di adottarlo. Se funzionasse davvero, in Italia non ci sarebbero più bambini senza genitori né più coppie senza figli».
È stata la prima vera sconfitta del duo Renzi-Boschi: sta cambiando il vento?
«Che li spazzerà via...».
Ritiene che il Pd si spaccherà?
«Veramente, è parecchio che è già spaccato».
Per chiudere. Da pochi giorni è anche commissario a Caserta....
«Una provincia straordinaria. Terra di sole e di lavoro, di gente che ce la vuole fare. Ho garantito al presidente che porterò avanti quest' incarico con attenzione e determinazione. Tutti saranno coinvolti, nessun escluso. Non ci saranno seconde file, saremo tutti in prima linea per riconfermare Caserta come la provincia più azzurra d' Italia. Chi ci crede vince, e noi ci crediamo».
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