Il sindacato ha scoperto ora il principio di responsabilità
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Non era mai successo che il sindacato rispondesse (con riduzione dei contributi o dei permessi) per un fatto del dipendente libero di scioperare
di Filippo Menichino Italia Oggi 3.9.2015
Fino a qualche tempo fa il rispetto degli accordi da parte del sindacato non era questione che potesse esser dibattuta; nessuno metteva in dubbio che il sindacato non potesse obbligare il dipendente a non scioperare e non poteva essere ritenuto responsabile per il fatto altrui. E così succedeva che, sottoscritto un accordo in materia di lavoro straordinario o nelle festività, detto accordo poteva essere concretamente disatteso non dal sindacato, ma dai lavoratori, iscritti o meno, che decidevano di aderire a uno sciopero indetto proprio nel tempo disciplinato dall'accordo. Si diceva che il diritto di sciopero era un diritto inalienabile individuale e che il sindacato non aveva potere giuridico per obbligare i lavoratori a non scioperare.
Ci pensò Fiat, che condusse un'abile negoziazione con i sindacati, che infine accettarono il principio un tempo previsto dalla legislazione corporativa e poi del tutto cancellato per 60 anni, in ossequio al principio costituzionale travisato del diritto di sciopero. Il principio della responsabilità sindacale, il principio che chi stipula accordi in nome di tanti lavoratori ha l'obbligo giuridico, oltre che sociale, di rispettare detti accordi e di assicurare che essi vengano adempiuti.
In termini tecnici, e in sindacalese, il principio si chiama di «esigibilità sindacale», nel senso che il datore di lavoro ha diritto di veder rispettati gli accordi, e ha diritto di vederli annullati o sospesi se il sindacato direttamente, o indirettamente, attraverso lo sciopero dei lavoratori, di fatto rende inesigibili le prestazioni previste dal contratto.
Non era mai successo che il sindacato rispondesse (con riduzione dei contributi o dei permessi) per un fatto del dipendente libero di scioperare; ne risponde perché non ha fatto quanto possibile per evitare lo sciopero. Probabilmente muterà anche la dottrina e la giurisprudenza, fino a oggi ben salda nel ritenere che ai sensi della Costituzione lo sciopero rientra nelle prerogative del singolo, senza intermediazioni sindacali. Probabilmente muterà anche questa tendenza, consentendo al sindacato di impegnarsi per il lavoratore a non scioperare.