Pd, Massimo Cacciari avvisa Matteo Renzi: "Partito mai nato, scissione nei fatti"
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"A Renzi serve un partito vero, strutturato. Il Pd non lo è, perché non è mai nato".
Libero, 22.8.2015
È Massimo Cacciari a gettare la granata nel campo democratico e i giudizi durissimi del filosofo sono destinati a fare rumore, perché rilanciati dal quotidiano che del Pd dovrebbe essere il megafono, la nuova Unità a trazione renziana. E ai più maliziosi è concesso pensare che sia un pizzino consegnato direttamente dal premier ai dissidenti dem.
"Il Pd non è mai nato - spiega Cacciari con la solita lucidità -, strozzato in culla dalle oligarchie ex Dc ed ex Pci, e da questo suicidio nasce l'affermazione politica di Matteo Renzi". Non si deve parlare dunque di "lotta tra correnti" ma di un problema strutturale difficilmente superabile: "C'è una leadership molto forte che fatica a creare intorno a sé un gruppo dirigente autorevole. Renzi ha autorevolezza, gli altri che lo circondano sono gregari". Dall'altra parte, prosegue l'ex sindaco di Venezia, "ci sono esponenti di una cultura che con questo capo non ha niente a che fare. La differenza è quasi antropologica".
"La scissione è già nei fatti" - Un equivoco da sciogliere presto, avvisa Cacciari, perché "danneggia sia il leader che la minoranza". Se Renzi riuscirà a creare un "partito vero, con dirigenti all'altezza e un radicamento territoriale che oggi manca del tutto", allora non sarà più il Pd, la il "partito di Renzi"? Prospettive? "La scissione è già nei fatti, solo nel modo più spurio e improduttivo. Vivono da separati in casa. Ma 40 anni fa c'è stato il referendum sul divorzio: nessuno è più obbligato a convivere se non ci sono più i presupposti".
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