Missione Rosetta: sulla cometa si è risvegliato il lander Philae
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Ha inviato i primi dati dopo essere stato per sette mesi «ibernato» in quanto finito in una zona d’ombra dove le batterie solari non potevano ricaricarsi
di Redazione onlinebCorriere della Sera 14.6.2015
Il piccolo lander Philae, della missione Rosetta, si è svegliato dall’ibernazione nella quale si trovava da 7 mesi e ha inviato i primi dati dalla cometa sulla quale era atterrato in novembre, la 67P/Churyumov-Gerasimenko. Lo rendono noto l’Agenzia spaziale europea e l’Agenzia spaziale italiana.
Segnali dalla cometa alla sonda
La sonda Rosetta, che orbita a circa 20 chilometri dalla cometa, ha ricevuto la scorsa notte un breve segnale di circa 40 secondi da Philae. Segnale che dimostrerebbe l’attivazione delle batterie del lander e soprattutto la sua “sopravvivenza” alle condizioni climatiche e ambientali. Lo scorso 12 novembre, infatti, il robot si era posato sulla superficie della cometa ed era rimasto operativo per quasi 57 ore, inviando dati. Poi, era finito in una zona oscura del corpo celeste, dove non poteva ricaricare le batterie solari,ed era quindi entrato in ibernazione. Infatti per funzionare ha bisogno di una temperatura da meno 45 gradi in su. Ora la cometa è più vicina al Sole e Philae si è “risvegliato”. Il lander si prepara nuovamente a perforare la superficie della cometa.
La soddisfazione dell’Agenzia spaziale italiana
«Possiamo confermare che l’avventura di Philae continua!», ha detto il presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Roberto Battiston, nel commentare l’arrivo dei primi dati inviati dal lander Philae. «Questo risveglio non era sicuro, dato il modo con cui Philae è atterrato sulla cometa 67/P, la poca di luce che raggiunge i pannelli solari, la bassissima temperatura ambientale in cui deve operare. È una notizia straordinaria, che oltre a farci sognare, ci riempie d’orgoglio per l’affidabilità delle tecnologie utilizzate per la realizzazione del lander, molte di marca italiana».Missione Rosetta: sulla cometa
si è risvegliato il lander Philae
Ha inviato i primi dati dopo essere stato per sette mesi «ibernato» in quanto finito in una zona d’ombra dove le batterie solari non potevano ricaricarsi