IL PASSO FELPATO DELL'ELEFANTINO - FERRARA: "SALVINI? NON È UN LEADER
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È UNO SCORREGGIONE, ERA IL COCCO DI GAD LERNER, CHE ORA LO MASSACRA - MAFIA CAPITALE? UN GRUPPETTO DI STRACCIACULI, LA CORRUZIONE VERA È AL NORD"
"Salvini è un cazzone, prende voti sparacchiando, come Grillo. Zaia invece è un uomo di potere superbo, sa governare" - "Un euro di cresta su ogni immigrato: ma vi sembra un business da mafia? Sono poveretti e cravattari. Carminati al 41bis è la fine dello stato di diritto"...
Da “la Zanzara - Radio 24” 8 GIU 2015 18:32
“Salvini sbraita e basta. Leader? Ma quando mai, è un parvenu, un cazzone, piglia voti sparacchiando dappertutto”. Lo dice Giuliano Ferrara a La Zanzara su Radio 24 parlando di Matteo Salvini come possibile leader del centrodestra. “Lui e Grillo – dice ancora Ferrara - la devono piantare di dire che dobbiamo uscire dall’euro. Nemmeno i greci vogliono uscire dall’euro.
Sull’immigrazione prende voti ma non ci fa niente, sono voti del cavolo, sono pernacchi, come Grillo. Salvini è uno scorreggione, non è normale. Una volta era il cocco di Gad Lerner: diceva che Salvini era bravo. Ora il ragazzo si è evoluto e lo massacra”. Poi Ferrara elogia il governatore del Veneto Zaia: “Invece Zaia è uomo di potere superbo, è uno bravo che sa governare”.
“Hanno scoperto che il business degli immigrati vale un euro a immigrato, ma vi sembra un business da mafia? Basta farsi quattro conti. Sono cose da ridere, altro che mafia è roba da stracciaculi, è gente che fa la cresta sulla spesa assistenziale”. Così Giuliano Ferrara a La Zanzara su Radio 24 parlando dell’inchiesta Mafia Capitale. “Carminati? Il fatto che sia al 41bis è contro lo stato di diritto”, tuona Ferrara.
“Naturalmente Roma è corrotta da sempre – aggiunge Ferrara - ma i soldi veri stanno da un’altra parte, in particolare nel centronord. Questi sono dei poveretti, dei cravattari, sono i padrini di Trastevere, una cosa ridicola, piccola corruzione”. “Mafia Capitale – dice ancora Ferrara - è un’espressione ridicola. E poi tra questi magistrati non c’è nessuno romano, non capiscono le intercettazioni in romanesco. Per fare un’inchiestina da quattro soldi e poter intercettare tutti, e sputtanare la politica, hanno applicato il 41bis fingendo che ci siano gli arsenali e hanno trovato solo un coltellino per tagliare il pesce”.
“Uno dei magistrati, Tescaroli – dice Ferrara – mi ha anche querelato. Ma non ce n’è uno romano manco con il lanternino, non capiscono le intercettazioni, non capiscono che tipo è questo Buzzi. Ti pare che un boss mafioso dice a un altro “a Tredicì, o fai il presidente del consiglio o vai in galera” e l’altro ‘ma li mortacci tua’. Ma che roba è?”. “Con Tescaroli – aggiunge - mi sono espresso in modo poco riverente. Ho detto argomentando e lo ripeto che sono solo fregnacce queste indagini. Ma prima che mi condannano fanno in tempo a santificare Carminati”.
“De Luca per me è come Venere, Marte e Saturno. E’ nell’iperuranio, si tratta di un grande letterato. E poi lo hanno votato”. Così Giuliano Ferrara a La Zanzara su Radio 24 parlando della vicenda De Luca. “La Severino – dice ancora Ferrara è una follia fatta perché ogni tanto bisogna gettare al popolo delle brioches o delle ossa.
Una volta è Mafia Capitale, una volta è la Severino, ma è solo demagogia bestiale”. “De Luca – prosegue - ha rinunciato alla prescrizione per una storia di concussione e una condanna in primo grado per aver scritto project financing. Ma che per questo prendiamo a schiaffi il popolo? Dovrebbero mandargli i carabinieri a prot