Immigrati morti in mare, il Pd vuole il giorno del ricordo
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Negli ultimi tre giorni sono sbarcati oltre 5.600 immigrati. Un barcone si è capovolto e sono morte altre 9 persone. Sale l'ermergenza ma il Pd pensa solo a istituire una giornata nelle scuole per ricordare le vittime dell'immigrazione. Salvini: "Quanti morti ancora per colpa degli ipocriti?"
Andrea Indini - Lun, 13/04/2015 - 13:16
È ancora tragedia. Un altro barcone diretto in Italia si è capovolto nel mezzo del Mediterraneo. Nove cadaveri sono stati recuperati dalla Guardia Costiera a circa 80 miglia dalle coste della Libia, altre 144 persone sono state tratte in salvo.
È un'emergenza continua, eppure la politica si preoccupa soltanto di istituire una giornata per ricordare i clandestini morti in mare.
"Il progetto - ha spiegato il deputato piddì Luigi Famiglietti - è quella di istituire la ricorrenza nella data del 3 ottobre, in ricordo del 3 ottobre 2013, quando 366 migranti morirono in un naufragio al largo di Lampedusa".
"Quanti morti ancora per colpa degli ipocriti? - tuona Matteo Salvini a Radio Padania - non so come facciano Renzi, Alfano e Bodrini a dormire sonni tranquilli con la strage continua di immigrati, non capiscono che più ne partono e più ne muoiono?". Negli ultimi tre giorni sono stati soccorsi nel Canale di Sicilia 5.629 migranti diretti verso l’Italia. Nella sola giornata di ieri il Centro Nazionale Soccorso della Guardia Costiera ha coordinato gli interventi di assistenza a 22 unità, gommoni e barconi fatiscenti. "Mi chiedo quanti milioni entrino nelle casse dei terroristi con gli sbarchi e quanti morti ci saranno ancora - ha aggiunto - se fossi al governo le navi italiane non farebbero i taxi ma pattuglierebbero le coste o starebbero in porto". Di fronte a questa emergenza Bruxelles e Palazzo Chigi non muovono un dito. Eppure nei giorni scorsi il Viminale ha detto di temere un'estate "calda". Tanto più che il 2015 ha già superato il 2014 in termini di arrivi. Non solo. I morti nel Mediterraneo nel 2015 infatti sono ben oltre 500, un numero trenta volte più alto rispetto allo stesso periodo del 2014.
Difficilemente la tragedia di oggi servirà a far aprire gli occhi al governo italiano e all'Unione europea. Intanto, però, Montecitorio perde tempo a istituire una giornata della memoria per le vittime dell'immigrazione. "La giornata del ricordo - ha sottolineato il piddì Khalid Chaouki - deve servire a tenere viva la memoria per le future generazioni, a superare i temi spesso ideologici e strumentali che contraddistingue il dibattito su questo argomento, per affrontare le sfide poste da questi flussi dell'immigrazione". Nell'intento del Partito democratico la giornata servirà a ricordare "quei morti costretti a lasciare il proprio Paese in balia delle guerre, delle persecuzioni e della fame". "Non si può più restare indifferenti - ha concluso il deputato dem - vorremmo che questa giornata diventasse un momento pedagogico, per fare in modo che in tutte le scuole italiane si possa riflettere su ciò che accadde quel giorno, e che succede ancora oggi". Su come fermare quest'invasione, però, non una sola parola