“HO PARLATO CON ELKANN, CI PARLO SEMPRE” – GIORGIA MELONI PROVA A MOSTRARSI DIALOGANTE CON YAKI,

DOPO MESI DI GUERRA: “LE DIMISSIONI DI TAVARES? NON ENTRO NEL MERITO DELLE SCELTE DI UNA GRANDE MULTINAZIONALE. SPERO CHE

3 dic 2024 10:06 dagospia.com lettura2’

IL TAVOLO DI METÀ DICEMBRE POSSA ESSERE RISOLUTIVO” – POI AMMETTE: “NELLA MAGGIORANZA QUALCHE INCIAMPO C’È, MA IL GOVERNO NON CADRÀ” – LANDINI COME NUOVO (UNICO?) NEMICO A SINISTRA, LE TOGHE ROSSE E “L’INTELLIGHENZIA” ROSSA: L'INTERVISTA-MONOLOGO A “QUARTA REPUBBLICA” - VIDEO: LA CITAZIONE DI "SPIDERMAN"

Estratto dell’articolo di Adriana Logroscino per www.corriere.it

«Ho parlato con Elkann, ci parlo sempre. Non entro nel merito delle scelte di una grande multinazionale, ma faremo del nostro meglio per difendere l’occupazione e l’indotto».

Giorgia Meloni, in tv, assicura l’impegno del governo nella vicenda Stellantis: «Abbiamo un tavolo convocato a metà dicembre, speriamo possa essere risolutivo». La presidente del Consiglio per quasi mezz’ora di intervista tv, ospite di Quarta Repubblica su Rete 4, affronta tutti i temi sul tavolo del governo.

[…] «Mi preoccupa l’irresponsabilità di certa classe dirigente — dice dopo aver guardato un servizio sullo sciopero generale indetto dalla Cgil di Maurizio Landini —, usa parole pesanti, senza porsi il problema delle conseguenze. Mi preoccupa il fatto che noi abbiamo una sinistra che, quando riesce a governare, che è l’unica cosa che vuole fare, indossa il suo vestito buono, è dialogante, quando perde il potere perde anche le staffe, si mostra intollerante».

A proposito della «rivolta sociale» invocata dallo stesso Landini e difesa da Nicola Fratoianni di Avs, ricorda: «Gli italiani hanno già capovolto la maggioranza: il 25 settembre del 2022 quando hanno mandato a casa la sinistra che governava da 10 anni».

La chiusura è tutta contro il segretario della Cgil: «Quando gli ho chiesto perché non promuovesse scioperi contro governi che facevano meno per i lavoratori, non ha risposto. Ma forse ora fa altre valutazioni che riguardano il campo della sinistra».

Sollecitata dal conduttore, Nicola Porro, la premier non conferma di pensare che Landini stia preparandosi a sfidarla alle Politiche: «Già devo organizzare la mia maggioranza, figuriamoci se mi metto a organizzare l’opposizione». Rinnova il suo «rispetto» per Elly Schlein, anche se «sui tagli alla sanità è costretta a mentire, un po’ mi vergogno per lei».

[…] Spiega la presidente del Consiglio: «Io ho rispetto dei giudici, non cadrò mai nella trappola del racconto della politica contro la magistratura».

Il futuro? Lo vede roseo: «Nella maggioranza non litighiamo, qualche inciampo c’è, è anche fisiologico, ma il governo non cadrà. Sappiamo cosa gli italiani si aspettano». Del resto, conclude Meloni, «nonostante quel che si diceva nei salotti due anni fa, io sono ancora lucida, l’intellighenzia di sinistra meno».

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