Clamoroso “scacco matto” a Schlein: il complotto che scuote il Pd
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Il governatore Vincenzo De Luca lancia il guanto di sfida a Elly Schlein: lo “Sceriffo” prepara un piano per scuotere il PD
17,11,2024 msn.com lettura2’.
La segreteria di Elly Schlein potrebbe essere in pericolo, con un’inaspettata minaccia che emerge direttamente dal cuore del Partito Democratico: Vincenzo De Luca.
Il governatore della Campania, soprannominato “lo Sceriffo“, sembra pronto a scuotere le fondamenta del partito, avviando una manovra che – partendo dalla sua regione, potrebbe stravolgere gli equilibri interni del partito.
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La sfida del terzo mandato: un banco di prova per Schlein
Il consiglio regionale campano ha recentemente dato il via libera alla legge che consente il terzo mandato per i governatori, un emendamento fortemente voluto dalla Lega e ribattezzato “salva Zaia“.
Come riportato da Il Tempo, De Luca non ha perso tempo nel cavalcare questa opportunità, scatenando la reazione di Schlein e del suo entourage.
La segretaria ha provato a fermarlo, ma senza successo. Trovandosi davanti a un governatore deciso e a una base regionale che sembra seguire il suo carisma più delle direttive del partito nazionale.
Alcuni insider del PD campano sottolineano come il governatore stia già lavorando per tessere una rete di alleanze. Tra i nomi chiave figurano personalità come Giovanni Zannini e Giuseppe Sommese, veri “collettori” di voti in grado di spostare equilibri cruciali a livello regionale e non solo.
La posizione della segreteria è complicata anche dal fatto che il governatore potrebbe allearsi con Matteo Renzi, che non ha mai nascosto la sua stima per il governatore campano.
Questo scenario alimenta le voci su un possibile ritorno dell’ex premier in un PD riformista e moderato, in netto contrasto con la visione “multigender” e progressista dell’attuale segretaria.
Un Pd diviso tra passato e futuro
La strategia di Vincenzo De Luca richiama da vicino il modello socialista di Bettino Craxi, come descritto da Stefania Craxi nel suo libro All’ombra della storia.
Come ricorda l’autrice, il politico sognava una sinistra pragmatica, capace di superare le divisioni ideologiche e guardare al centro. Lo stesso spirito sembra animare del governatore.