Dopo due anni , il consenso del governo Meloni è ancora più alto: non c’era riuscito nessun governo negli ultimi 16 anni
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Oggi, i consensi dei tre partiti principali del centrodestra – Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega – valgono il 47% della torta ma nel 2022 circa 43%
07 Ottobre 2024 - 16:53 Redazione
L'analisi di Pagella politica - che esclude i governi tecnici Monti e Draghi - si basa sui sondaggi relativi ai partiti che compongono la coalizione
La data ufficiale di insediamento del governo Meloni risale al 22 ottobre 2022. Da allora, calcolando la somma del consenso dei singoli partiti che lo supportano, il gradimento verso l’esecutivo è cresciuto. Un’eccezionalità se si considera che, generalmente, Palazzo Chigi e i ministeri usurano le percentuali delle forze politiche che vi risiedono. L’analisi di Pagella politica parte dal 2008 e si basa su circa 4.100 sondaggi relativi ai partiti che hanno sostenuto le coalizioni di maggioranza. Escludendo le esperienze dei governi Monti e Draghi, l’esecutivo Meloni è l’unico che ha visto crescere il proprio consenso a due anni dall’insediamento.
La somma algebrica della media dei sondaggi
Oggi, i consensi dei tre partiti principali del centrodestra – Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega – valgono il 47% della torta. Alle politiche del 25 settembre 2022, i tre partiti insieme lambivano il 43% dei voti raccolti. Quel +4% di apprezzamento deriva principalmente dal partito di Giorgia Meloni, passato dal 26% al 30% circa dei consensi. Invece, il calo della Lega nel computo totale della coalizione è stato ammortizzato dalla crescita di Forza Italia.
Il confronto con gli altri governi
Dal 2008 ad oggi, solo il governo Renzi e il governo Berlusconi IV sono durati oltre due anni. Al momento dell’insediamento dell’esecutivo guidato dal rampante ex sindaco di Firenze, i partiti che lo sostenevano – Partito democratico, Nuovo centrodestra e Scelta civica i maggiori – godevano del 38% dei consensi. L’exploit delle Europee di quello stesso anno, il 2014, – la coalizione arrivò al 48%, con il Pd al 41% – si è esaurito presto: dopo due anni, il consenso complessivo dei partiti della maggioranza di governo era sceso al 33%.
Il governo Berlusconi IV, invece, era partito a maggio 2008 con circa il 43% dei voti. Popolo della Libertà, Lega e Futuro e libertà per l’Italia, dopo tre mesi, sfiorarono il 50% del gradimento, salvo poi intraprendere una parabola discendente che, in due anni, ha portato l’esecutivo a contare su un apprezzamento totale del 34%. Gli altri governi, rileva Pagella politica, hanno iniziato molto prima a perdere consensi. Il primo governo Conte e i partiti che lo reggevano – Lega e Movimento 5 stelle – hanno sfiorato nelle prime settimane il 61% dei consensi complessivi, salvo poi scemare fino al 53% – il tracollo fu grillino – a settembre 2019, dopo un anno e mezzo a Chigi.
Il secondo governo Conte, appoggiato da 5 Stelle, Pd, Italia Viva e Liberi e uguali, dopo una fiammata che l’ha portato al 46% di gradimento totale, è sceso in un anno e mezzo – nel pieno dell’emergenza Covid – al 41%. Gli altri due governi analizzati sono quelli guidati da Enrico Letta e da Paolo Gentiloni. Il primo, supportato da Pd, Scelta civica, Unione di centro e Forza Italia – che poi si è sfilata dalla maggioranza – è passato dal 60% al 37% in pochi mesi. Il secondo, guidato dal futuro commissario europeo, passerà in un anno e mezzo dal 31% al 20%.