1-Meryl Streep all’Onu: «Gatti e scoiattoli hanno più diritti delle donne afghane» –

2--A chi andrà il bonus Natale da 100 euro? La regola della mancanza del coniuge e il nodo del matrimonio3. «Mio padre Nicola Trussardi discriminato dal mondo della moda perché non era gay».

25.9.2024 variautori da open.online

1-Meryl Streep all’Onu: «Gatti e scoiattoli hanno più diritti delle donne afghane» – Il video

24 Settembre 2024 - 11:48 di Massimo Ferraro open.online

«Negli anni Settanta la maggior parte dei funzionari pubblici erano donne: docenti, avvocate, dottoresse poi si è rovesciato tutto. Oggi a Kabul un gatto ha più diritti di una donna. Un gatto può sedersi in veranda e prendere il sole, può rincorrere uno scoiattolo in un parco. Oggi persino uno scoiattolo ha più diritti di una donna, visto che nei parchi pubblici è vietato l’ingresso alle donne». Meryl Streep ha parlato delle condizione delle donne in Afghanistan in un evento a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, dove aveva parlato anche Giorgia Meloni. L’attrice, vincitrice in carriera di tre Oscar e nove Golden Globe, ha parlato delle contraddizioni del Paese da quando i Talebani sono tornati a prenderne il controllo: «Un uccello può cantare a Kabul, una ragazza invece non può, una donna non può in pubblico. Ma sento che la comunità internazionale nel suo insieme, se si unisce, può indurre cambiamenti in Afghanistan, fermando il lento soffocamento di metà della sua popolazione».

2--A chi andrà il bonus Natale da 100 euro? La regola della mancanza del coniuge e il nodo del matrimonio

25 Settembre 2024 - 07:08 di Redazione open.online

Il bonus lo potrà quindi richiedere chi ha il coniuge e un figlio fiscalmente a carico

Il bonus Natale da 100 euro andrà davvero soltanto alle coppie sposate? La sociologa Chiara Saraceno ha spiegato che dal provvedimento sono esclusi conviventi e separati senza residenza. Ma il viceministro dell’Economia Maurizio Leo (FdI) ieri in Senato ha detto che spetterà «ai dipendenti con moglie e figli a carico, alle famiglie monogenitoriali e ad alcune coppie di fatto». In attesa della circolare del ministero dell’Economia che «chiarirà tutto», Leo ha spiegato che vale la regola della mancanza del coniuge. Il bonus lo potrà quindi richiedere chi ha il coniuge e un figlio fiscalmente a carico con redditi non superiori a 4 mila euro. Ma anche quando l’altro genitore è deceduto, non ha riconosciuto il figlio naturale o, se coniugato, si è successivamente separato. Non è ancora chiaro se il bonus andrà anche i contribuenti che non hanno il coniuge a carico. In teoria il bonus non spetterebbe, anche se il reddito cumulato con quello del coniuge non supera la soglia dei 28 mila euro annui.

3. «Mio padre Nicola Trussardi discriminato dal mondo della moda perché non era gay»

25 Settembre 2024 - 07:28 di Alba Romano, open.on.line

«Lo ghettizzavano perché era bergamasco, perché non era stilista, era soltanto un pellettiere»

Nicola Trussardi era trattato come «diverso» dal mondo della moda. Perché non era gay. Lo ha detto il figlio Tomaso nel podcast di Giacomo Freddi e ne parla oggi Il Giornale. «Lo trattavano come un diverso e dico una cosa forte: perché non era gay. E quindi tutti gli stilisti che erano gay lo boicottavano, non lo facevano sfilare, non lo accettavano alle fiere: se si va a vedere le foto dei tempi c’erano Missoni, Armani, Versace, Krizia, Fiorucci, Ferrè, lui mai. Lo ghettizzavano perché era bergamasco, perché non era stilista, era soltanto un pellettiere», ha detto Tomaso. Anche se tra i nomi citati c’è chi era eterosessuale.

Tomaso, in un’intervista a Vanity Fair, si è lamentato di chi lo chiama ancora oggi figlio di papà: «Mi fa ridere, io che il padre l’ho perso quando ave vo 15 anni» (Nicola Trussardi morì in un incidente stradale sulla Tangenziale Est di Milano nel 1999). Mentre il padre ha volto la presunta discriminazione in positivo: «Visto che non lo accettavano alle fiere, lui disse: sfilo fuori. Adesso chi sfila in fiera? Nessuno. È stato un precursore, ed ha capito anche che doveva creare un lifestyle, non un’azienda di moda. Qualcosa che fosse un’emanazione di quello che piaceva a lui, e tutto questo lo estrinseca proprio il marchio del levriero, il cane più elegante e più veloce che c’è».

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