OPEN TO… ANTICORRUZIONE – A LUGLIO L’ANAC HA CHIESTO ALL’AGENZIA DEL TURISMO (ENIT),

DI VEDERCI CHIARO IN MERITO ALL’AFFIDAMENTO DI INCARICHI DI CONSULENZA E COLLABORAZIONE

10.8.2024 dagospia.com lettura2’

(TRASFORMATA DAL GOVERNO IN SOCIETA’ PER AZIONI PARTECIPATA DAL MINISTERO DEL TURISMO) DI VEDERCI CHIARO IN MERITO ALL’AFFIDAMENTO DI INCARICHI DI CONSULENZA E COLLABORAZIONE - L'ENTE, CARO ALLA SANTANCHE', ERA GIA' BALZATO AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA "OPEN TO MERAVIGLIA", DI FATTO UN FALLIMENTO COSTATO UN MUCCHIO DI SOLDI...

Estratto dell'articolo di Gabriella Cerami per “La Repubblica”

L’Autorità nazionale anticorruzione scrive a Enit, l’Agenzia del turismo trasformata dal governo, nel febbraio scorso, in società per azioni del ministero del Turismo e di cui è azionista il dicastero del Tesoro. L’Anac vuole vederci chiaro e chiede informazioni «sull’affidamento di incarichi di consulenza e collaborazione sin dal momento della costituzione», sul cui rilancio punta molto la ministra Daniela Santanchè.

Insomma, servono chiarimenti. Sono stati mesi di tensioni legate alla gestione dell’Ente, alle scelte assunte, come quella della campagna Open to Meraviglia, e alla girandola di nomine. La lettera dell’Anac è datata 5 luglio e viene sottolineato che il termine per ricevere riscontro è di 20 giorni dalla data di ricezione.

Tuttavia l’Enit non risponde, passano le settimane e l’Autorità anticorruzione viene ignorata. Dunque, un mese dopo, il 5 agosto, quando i termini sono ormai scaduti, viene inviato un sollecito e, come da prassi, viene segnalato che in mancanza di risposta entro sette giorni si procederà con un provvedimento sanzionatorio.

Ieri, l’Agenzia ha battuto un colpo e ha risposto. La replica resta coperta dal riserbo. Ma l’Enit, interpellato, ha spiegato che «la gran parte dei contratti era già stata affidata da Enit Agenzia nazionale del turismo prima della sua cessazione e trasformazione in S.p.a. e sono dati che sono stati confermati dalla società per consentire la prosecuzione delle attività». [...]

Nel passaggio a società per azioni sono stati confermati molti incarichi. Il tenente colonnello Sandro Pappalardo, ex assessore al Turismo della giunta Musumeci in Sicilia, nel 2019 aveva lasciato la Regione perché nominato all’Ente nazionale del turismo in quota Fratelli d’Italia: è molto vicino a Gianluca Caramanna, consigliere del ministero del Turismo, responsabile del settore per FdI e nella cerchia dei fedelissimi di Francesco Lollobrigida.

Nonostante lui sperasse nella poltrona più alta, quella da presidente, la ministra Santanchè lo ha confermato consigliere, ruolo che ricopriva già dal 2019 e su cui la Guardia di Finanza, in particolare il Nucleo di polizia economico-finanziaria di Viterbo, il 30 novembre del 2023 ha scritto all’Enit per accertare se vi fossero «attività lavorative in violazione della disciplina sull’incompatibilità, cumulo di impegni e incarichi in conflitto di interessi».

Pappalardo, che è anche consigliere per i rapporti con il Parlamento del ministro della Difesa Guido Crosetto, ha percepito dall’Enit circa 26 mila euro nel 2019 e poi, 40 mila euro negli anni successivi. Agli atti della Guardia di Finanza risultano anche rimborsi per missioni e trasferte. Viene chiesta quindi una documentazione a supporto. Pappalardo risponderà il 22 marzo del 2024 dichiarando di non ritenersi «in alcuna delle cause di inconferibilità e di incompatibilità» [...]

E sempre la Corte dei Conti il 9 aprile del 2024 ha chiesto a Enit «una chiara, precisa e sintetica relazione » in cui venisse indicato se la dirigente Maria Rossi, nonostante le dimissioni dal gennaio 2023 risultasse «ancora in servizio». E tra carte bollate e richieste di verifiche, l’amministratore delegato Ivana Jelinic ieri pomeriggio postava una sua foto al lavoro: «Ancora in ufficio, almeno c’è l’aria condizionata ». E anche un po’ di grane da dover gestire per un Ente finito sotto osservazione.

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata