Scampia, nel 2015 fu ordinato sgombero Vela: mai eseguito,

L’ordinanza di sgombero coatto dell’edificio crollato è stata firmata nel 2015 dall’allora sindaco di Napoli Luigi de Magistris.

26 luglio 2024 ANSA/CESARE ABBATE, ilsole24ore.it 2' di lettura

Lo rivela il Corriere del Mezzogiorno citando un documento del Comune di Napoli pubblicato sull’albo pretorio nell’ottobre del 2015

Non solo il documento datato 2016 che denunciava la mancata manutenzione dei ballatoi della Vela Celeste di Scampia con relativo rischio crollo, dal passato emerge anche una ordinanza di sgombero coatto dell’edificio firmata nel 2015 dall’allora sindaco di Napoli Luigi de Magistris e mai eseguita. Lo rivela il Corriere del Mezzogiorno citando un documento del Comune di Napoli pubblicato sull’albo pretorio nell’ottobre del 2015

L’indagine sul crollo della Vela, che ha provocato tre morti, sarà lunga e complessa: bisognerà approfondire dati tecnici e servirà l’ausilio di conoscenze specialistiche. A questo sarà chiamato il professionista scelto dalla Procura di Napoli che si occuperà di effettuare una prima perizia. Il suo lavoro sul luogo del disastro fornirà una base di partenza grazie alla quale gli inquirenti potranno valutare la necessità di avvalersi anche di altri esperti. Il fascicolo è nelle mani dei sostituti procuratori Manuela Persico e Mario Canale, della sezione “Lavoro e colpe professionali”, coordinati, al momento, dal procuratore aggiunto Sergio Amato. A capo della sezione infatti è il procuratore aggiunto Simona Di Monte.

Faro su mancata manutenzione e allarmi inascoltati

L’inchiesta punta sulla mancata manutenzione, sugli allarmi rimasti inascoltati e sugli interventi eseguiti nel corso degli anni, legittimi o illegittimi, che siano. La Squadra Mobile di Napoli sta acquisendo documenti e verificando se le procedure che hanno interessato la struttura negli ultimi anni siano state correttamente eseguite, a partire dai controlli di staticità e dalla manutenzione. Particolare attenzione viene riservata alla ricerca di eventuali segnalazioni di danni (come quella del 2016 sui rischi strutturali rimasta inascoltata, riguardante anche le passerelle, evidenziati nel bando ’Restart Scampia’): l’obiettivo è trovare un nesso di causalità tra gli appelli inascoltati e il grave cedimento di lunedì notte.

Gli agenti del commissariato Scampia, intanto, stanno continuando anche ad ascoltare i testimoni con l’obiettivo acquisire quante più informazioni sul grave incidente. All’ospedale pediatrico Santobono restano molto gravi ma stazionarie le condizioni delle due bambine di 7 e 4 anni. Per le altre 5, anche loro sotto stretto monitoraggio, trapela un moderato ottimismo. Molto grave anche una donna ricoverata all’ospedale Cardarelli con un trauma alla testa: è stata sottoposta a un intervento neurochirurgico per ridurre la pressione intracranica. A fare il punto sulla situazione sfollati, ben 500, è stato il prefetto di Napoli, Michele di Bari. La maggior parte di loro, ha spiegato, risiede da parenti, 70 presso associazioni e 150 persone nella sede di Scampia dell’Università Federico II, dove sono stati attivati tutti i servizi necessari. Lo stesso prefetto ha evidenziato che nella vela celeste è stata ripristinata l’erogazione idrica e “molti alloggi sono già agibili”.

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