Rileggere Papa Wojtyla prima di mettere mano alla Costituzione

Frasi da inserire: compito di uno stato è proteggere l’essere umano in ogni fase del suo sviluppo, dal concepimento sino alla morte naturale

06 MAR 2024 Lettere Direttore ilfoglio.it lettura2’

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa

Al direttore - Ieri su Repubblica Michela Marzano ha detto che la decisione del Parlamento francese di inserire nella Costituzione il diritto all’aborto è una decisione storica, ma anche scontata dal momento che in Francia “ci sono temi su cui non si discute e non si polemizza: l’universalismo della République non cede sull’uguaglianza formale e sostanziale di tutte e di tutti”. Già. Peccato che sia proprio la decisione in questione a smentire clamorosamente il tanto decantato universalismo francese dal momento che dall’altro ieri in Francia c’è almeno una categoria di persone meno uguale delle altre: i bambini abortiti. I cui diritti evidentemente valgono meno, o forse per qualcuno non valgono affatto visto che l’algida dottrina che soggiace all’aborto neanche li considera esseri umani, vero? Il fatto però è che esseri umani lo sono, eccome. Tra l’altro, lo faceva notare il grande filosofo e teologo Michel Schooyans, sono le stesse legislazioni abortiste a dichiarare il carattere umano del soggetto che esse autorizzano a uccidere. La stessa legge 194 approvata in Italia nel 1978, all’art. 1 recita: “Lo stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio”. Lo stato tutela la vita umana fin dal suo inizio, appunto. La verità vera, notava ancora Schooyans, è che è proprio perché il bambino concepito è un essere umano che non si vuole che nasca. Altro che “grumo di materia inerte”: si è voluta, si pretende la libertà di sopprimere il feto sapendo perfettamente, e anzi a motivo del fatto che quel feto è un essere umano a tutti gli effetti. Laddove nel decalogo sta scritto “non uccidere”, adesso c’è un paese che il diritto a uccidere l’ha messo niente meno che nella Costituzione. Chapeau.

Luca Del Pozzo

Suggerimenti per future modifiche della Costituzione. Frasi da inserire: compito di uno stato è proteggere l’essere umano in ogni fase del suo sviluppo, dal concepimento sino alla morte naturale e in ogni sua condizione, sia essa di salute o di malattia, di perfezione o di handicap, di ricchezza o di miseria (dall’esortazione apostolica “Christifideles laici”, del 1988, Giovanni Paolo II).

Al direttore - Chiedo di rettificare il virgolettato del sottotitolo “Abbiamo soffiato sull’antisemitismo. Serve un cambio” riferito alle mie dimissioni pubblicato sul Foglio del 5 marzo 2024. La frase “l’Anpi ha soffiato sull’antisemitismo”, “mi sarei aspettato che partecipassimo alle manifestazioni delle comunità ebraiche e invece abbiamo preferito la propaganda e gli slogan di pancia” non sono state da me pronunciate. Cordiali saluti.

Roberto Cenati, presidente Anpi di Milano dimissionario dalla carica di presidente di Milano e di presidente del Comitato permanente Antifascista

Prendiamo atto della precisazione. E siamo contenti che non abbia precisato anche queste frasi: “La popolazione civile palestinese è vittima di Hamas. E l’Anpi è come se si fosse completamente dimenticata di quel che è accaduto il 7 ottobre, che è stato un vero e proprio pogrom ai danni degli ebrei”. “Le parole sono pietre e per me quel termine, genocidio, è irricevibile, presuppone un’equiparazione con la Shoah”. Grazie e in bocca al lupo.

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