L'EDITORIALE DELL'ELEFANTINO Quel mondo pazzo che celebra gli eroi ma poi gli nega le munizioni

L’Ucraina, Israele e noi. Se il nemico scatena la guerra in Europa, e costruisce un asse di resistenza globale che minaccia le democrazie, queste dovrebbero armarsi e armare e riarmare chi resiste. Casi di scuola

GIULIANO FERRARA 18 FEB 2024 lettura1’ estratto

L’Ucraina, Israele e noi. Se il nemico scatena la guerra in Europa, e costruisce un asse di resistenza globale che minaccia le democrazie, queste dovrebbero armarsi e armare e riarmare chi resiste. Casi di scuola

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Celebrare gli eroi e negargli le munizioni. Sotto il fascismo europeo si faceva e non si faceva così. Sebbene lo spirito di Monaco, oggi capitale della sicurezza europea, fosse un atroce e divisivo segno di resa anticipata ai progetti di Hitler e Mussolini, e i lacci al bilancio di guerra di Roosevelt, trattenuto dall’America First! come oggi se Dio vuole può non succedere, furono un costo altissimo per Londra bombardata dalla Luftwaffe. Pagheranno il prezzo delle esitazioni milioni di ebrei orientali e non solo. Con il nazismo si fece e non si fece così. In una prima fase forse si fu deboli e pavidi. Poi tutto cambiò e la battaglia contro i totalitarismi fu vinta, non quella contro la soluzione finale. Contro il celebratissimo alleato Stalin, osannato anche dal New York Times, non solo dall’Unità, si ricostituì rapidamente un fronte degli antifascisti sì, ma democratici….

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