-IL COLMO PER LA CAPITALE ITALIANA DEL LIBRO 2024? NON AVERE NEANCHE UNA BIBLIOTECA

OCCHIO, CHE DOPO GLI AGRICOLTORI SI PREPARANO I PESCATORI – NEL 2030 ben 9 PRODOTTI ITTICI SU 10 SARANNO DI IMPORTAZIONE…

15.4.2024 La Repubblica, Ansa da Dagospia.com

-IL COLMO PER LA CAPITALE ITALIANA DEL LIBRO 2024? NON AVERE NEANCHE UNA BIBLIOTECA

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Estratto dell’articolo di Giuseppe Smorto per “la Repubblica”

- OCCHIO, CHE DOPO GLI AGRICOLTORI SI PREPARANO I PESCATORI –

NEL 2030 9 PRODOTTI ITTICI SU 10 SARANNO DI IMPORTAZIONE, PER MANCANZA DI IMPRESE E LAVORATORI ITALIANI: È L’ALLARME LANCIATO DALL’ALLEANZA DELLE COOPERATIVE PESCA E ACQUACULTURA, CHE DOMANI INCONTRERÀ IL MINISTRO DELLA SOVRANITÀ ALIMENTARE, FRANCESCO LOLLOBRIGIDA. I PESCATORI PUNTANO IL DITO CONTRO LA BUROCRAZIA, I TROPPI DIVIETI E LE POCHE MISURE DI SOSTEGNO DALL’EUROPA (QUESTA L’ABBIAMO GIÀ SENTITA…)

(ANSA) - Nel 2030 oltre 9 prodotti ittici su 10 sulle tavole degli italiani potrebbe essere di importazione per mancanza di imprese e lavoratori della pesca. A lanciare l'allarme è l'Alleanza delle Cooperative Pesca e Acquacoltura, che parteciperà domani a Roma all'incontro convocato dal ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida.

L'Alleanza punta il dito contro i troppi divieti e le poche misure di sostegno al settore che arrivano dall'Europa. "L'età media dei pescherecci italiani - ricorda l'Alleanza - è di 31 anni, troppi e mentre la flotta si è ridotta di oltre il 20% nell'ultimo decennio, i giorni di pesca del 30%. Diminuisce del 16% anche il numero dei pescatori e si stenta a trovare nuovi lavoratori, soprattutto giovani. Sono dati allarmanti - aggiunge - che richiedono un cambio di rotta con interventi di sviluppo e rilancio.

E invece ci troviamo a fare i conti con politiche europee tutte incentrate su sanzioni e controll,i come avviene con il regolamento Controlli e il Piano di Azione". I pescatori, evidenzia la cooperazione, chiedono di poter pescare con barche più moderne e sicure accelerando l'iter di arresto definitivo di vecchie imbarcazioni e l'acquisto di nuove, con incentivi per i pescatori più giovani.

Ma hanno bisogna anche di meno burocrazia e di normative europee che non rendano impossibile o anti produttivo pescare. "Apprezziamo che il ministro ci abbia convocati per ascoltare le ragioni del malessere e gli chiediamo di farsi portavoce in Europa delle nostre istanze", commenta la cooperazione. E proprio in un'ottica di supporto alle imprese per tenere a freno l'aumento dei costi di produzione e la stagnazione del valore delle produzioni, l'Alleanza chiede di estendere anche alla pesca marittima il regime speciale Iva agricola e rifinanziamento del credito di imposta.

Non ultmo il granchio blu,flagello che ha messo in ginocchio i produttori di vongole del Delta del Po, su cui la cooperazione chiede un commissario con funzioni e poteri speciali.

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