PD, PARTITO DIVISO – IL BUON BONACCINI FINALMENTE SI È SVEGLIATO E HA CAPITO CHE BASE RIFORMISTA, LA CORRENTE CATTOLICA DEL PD

GUIDATA DA LORENZO GUERINI, È STUFA DELLA SUA ARRENDEVOLEZZA CHE SCONFINA CON L’IRRILEVANZA NEI CONFRONTI DI ELLY SCLEIN
3.2.2024 dagospia.com lettura2’

TUTTA PROTESA A RINCORRERE I CAMALEONTISMI A 5 STELLE DI GIUSEPPE CONTE. DOPO IL VOTO EUROPEO DI GIUGNO, BASE RIFORMISTA È PRONTA A MOLLARE IL PD. PER NON FARLI SCAPPARE, BONACCINI È CORSO AI RIPARI CONVOCANDO A ROMA LA SUA CORRENTE…

DAGOREPORT

Il buon Bonaccini finalmente si è svegliato e ha capito che Base Riformista, la corrente cattolica del Pd guidata da Lorenzo Guerini, è scocciata della sua arrendevolezza che sconfina con l’irrilevanza nei confronti della gestione politica di Elly Sclein, tutta protesa a rincorrere i camaleontismi a 5 stelle di Giuseppe Conte.

Dopo il voto europeo di giugno, Base Riformista è pronta a mollare il Pd. Perfino a sinistra, uno come Cofferati non perde occasione di di criticare i comunist-Elly alla Sclein. Per non farli scappare, Bonaccini è corso ai ripari convocando a Roma la sua corrente, Energia Popolare, alfine di squadernare una piattaforma di richieste alla segretaria multigender che vanno dalle candidature europee a un programma condiviso: cara Elly, o ti accordi o inizia la guerra.

PD, BONACCINI RIUNISCE I SUOI: MONTA L’INSOFFERENZA SU CONTE. E LA MINORANZA PREPARA DUE CONVENTION IN VISTA DELLE EUROPEE

Lorenzo De Cicco per www.repubblica.it

“Tenere la barra dritta” sulla politica estera del Pd. Strutturarsi in tutte le Regioni. E radunare le varie anime della minoranza dem, con due nuove convention da tenere entro le Europee: una a Milano e l’altra probabilmente a Napoli.

L’altro ieri Stefano Bonaccini ha riunito a Roma la sua corrente, Energia Popolare. Presenti - senza troppa pubblicità - decine di parlamentari, coordinati al Senato dall’ex capogruppo Simona Malpezzi e alla Camera da Piero De Luca, deputato e figlio del governatore della Campania Vincenzo, uno dei più bellicosi rivali interni di Elly Schlein.

Dalla riunione riservata, secondo quanto riferiscono a Repubblica diverse fonti, è emersa la volontà di tenere “la barra dritta” sulla politica estera. Sia sul sostegno militare a Kiev, che Schlein non ha messo in discussione, sia sulla guerra in Medio Oriente, questione su cui la segretaria per ora è riuscita a temperare spinte interne abbastanza variegate, mediando tra chi chiedeva un impegno più marcato a favore di Gaza e l’ala storicamente più vicina alle posizioni di Israele.

Dal vertice è emersa anche la volontà di dare seguito alla strutturazione della corrente in tutto lo Stivale. Saranno nominati nelle prossime settimane i coordinatori in ogni regione. E sono allo studio un paio di eventi per radunare le truppe, in vista delle Europee: uno a Milano, l’altro ancora da definire, probabilmente al Sud, a Napoli.

È il tentativo di Bonaccini di serrare le file, evitare che pezzi della sua mozione congressuale, che giusto un anno fa vinse tra gli iscritti ma perse ai gazebo, procedano in ordine sparso. Aspettando di capire quali saranno i nuovi equilibri del partito dopo il voto di giugno per Bruxelles.

Durante la riunione alcuni parlamentari hanno criticato la linea della segreteria Schlein, soprattutto per le timidezze nei confronti di Giuseppe Conte, sempre più bizzoso col principale alleato. Mugugni che si protraggono da settimane e che la leader ha intuito, dato che quasi in contemporanea con la riunione dei bonacciniani ha deciso di prendere di petto la questione, replicando al capo dei 5Stelle e chiedendo rispetto per il Pd.

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata