Manifestazione Pd Roma , Conte rovina il battesimo di Schlein: il campo giusto e la passerella in piazza acclamato dai dem

“Dovete stare uniti per mandare a casa questo governo”. Ma il presidente del Movimento 5 Stelle continua a tenere sulle spine l’alleata Elly

Redazione — 12.11. 2023 ilriformista.it lettura3’

Dal campo largo al campo giusto, Giuseppe Conte rovina la festa di Elly Schlein in piazza del Popolo a Roma, dove secondo il Pd hanno partecipato alla manifestazione dai mille temi di sabato 11 novembre “50mila persone“. Ma se la segretaria è riuscita, dopo nove mesi di anonimato alla guida della segretaria dem, a superare il bagno di folla, va anche sottolineata l’accoglienza quasi da salvatore della patria riservata all’ex premier, in passerella a piazza del Popolo forte dei sondaggi che lo danno sempre più vicino a superare proprio il Pd.

Le richieste per Conte erano tutte le stesse. “Dovete stare uniti per mandare a casa questo governo”. Ma il presidente del Movimento 5 Stelle continua a tenere sulle spine l’alleata Elly. Non solo le divergenze di su guerra e migranti, ieri l’avvocato del popolo ha sottolineato anche il passaggio dal campo largo al campo giusto, quasi a voler prendere le distanze da quella sinistra troppo ideologica. “Io sono per il campo giusto e non per il campo largo e siamo qui per confermare il dialogo già avviato con il partito democratico”. Dialogo perché “noi e il Pd siamo forze autonome e il dialogo serve a convergere e a segnare le differenze“. Differenze che però non vuole rimarcare: “Non mi fate sottolineare oggi le ragioni che ci portano ad avere una posizione diversa, non mi sembra la giornata” taglia corto.

Insomma Conte arriva, si prende gli applausi, viene acclamato da parte della piazza che supplica l’ex premier di non lasciare Elly, di far fronte comune contro il governo Meloni, poi parla pochi minuti con la segretaria, rilascia dichiarazioni con il contagocce (e poco distensive) e va via da piazza del Popolo.

Manifestazione Pd, da Schlein appelli e slogan e zero soluzioni

La manifestazione prosegue con appelli e slogan lanciati dal palco da Schlein. Proposte concrete però non ne arrivano. La segretaria parla di “nuova fase” e ribadisce l’ovvio: “un messaggio chiaro: dopo un anno di governo siamo qui per dire basta”. Nel suo lungo discorso, durato quasi un’ora, Schlein parla di “solidarietà, redistribuzione, pace”, da contrapporre a chi invece è al governo e lavora “per dividere il paese, per poter meglio controllare le persone e mettere le categorie l’una contro le altre”. Finora, sottolinea Schlein, “non ha portato nessun risultato positivo per il paese, solo propaganda e bandierine ideologiche”.

Alla presenza di Bonelli e Fratoianni di Alleanza Verdi Sinistra e lanciando un messaggio indiretto anche alle correnti interne del Pd, quelle che da mesi remano contro perché probabilmente non hanno ancora capito granché della nuova linea della segretaria, la stessa Schlein lancia un messaggio chiaro e diverso da quello di Conte: “Siamo noi a dover ricostruire il campo progressista. Da questa piazza parte una fase nuova. Non lo vogliamo e non lo possiamo fare da soli. Continueremo a cercare convergenze con le altre forze di opposizioni, con grande spirito unitario, perché sentiamo la responsabilità di costruire l’alternativa alle destre e alle loro scelte devastanti”. Per Schlein, facendo riferimento al premierato, “Meloni non vuole governare, vuole comandare. La destra ha sempre sognato di smantellare la repubblica parlamentare verso il modello del capo solo al comando, ma la storia di questo paese ha già dato e non è andata bene”.

In piazza sventolano bandiere della pace, dei giovani democratici e poche, forse due-tre, bandiere della Palestina poi riposte negli zaini dagli stessi proprietari. Sulla guerra in Medio Oriente, la segretaria torna a chiedere “con forza un cessate il fuoco umanitario” perché “non possiamo assistere a questo massacro di civili, non è accettabile né umano. La brutalità di Hamas non giustifica altra brutalità sui civili palestinesi”. Poi l’omaggio a Liliana Segre: “Non sei vissuta invano”.

Redazione

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